La Sua risposta alla mia precedente domanda in tema di rendimenti, pur rimandando alla prossima uscita dell'Outlook semestrale, per affrontare la materia in maniera adeguata, delinea già un primo quadro di massima e soprattutto fornisce una valida indicazione sul piano pratico che, se ho capito bene, è quella di tenersi al momento lontani dai titoli di Stato a lunga scadenza nonostante i prezzi appaiono ora più allettanti.
Con la domanda di oggi volevo cercare di capire se gli attuali livelli di rendimento possano avere ripercussioni su economia e mercati. Il dubbio nasce dalle recenti dichiarazioni di Bernanke e da un articolo di Morya Longo apparso sul Sole24ore di sabato scorso. In parole povere il presidente della Fed ha detto che il prezzo del salvataggio dell'economia non può essere "il dissesto finanziario". Ha chiesto quindi alla Casa Bianca di impegnarsi da subito a ridurre un deficit lanciato ormai verso i 2000 miliardi di dollari. In pratica senza la via del rigore gli Stati Uniti metteranno a rischio il sistema finanziario, la crescita economica e la propria credibilità. Aggiunge quindi che gli scossoni sul mercato obbligazionario sembrano rispecchiare una crescente preoccupazione per il deficit.
Preoccupazione questa ribadita anche da Morya Longo la quale, nel suo articolo, aggiunge che con gli attuali livelli di rendimento il mercato dà per scontata la fine della crisi, il risveglio dell'inflazione e un prossimo rialzo della Fed. Avverte però che tutto questo può diventare un boomerang dato che stanno salendo sia i tassi sui mutui, sia il pericolo di insolvenze sulla montagna di debiti delle famiglie americane. Debiti che a fine 2008 ammontavano a 13800 miliardi di dollari. Infine va considerato anche l'aggravio sui conti pubblici dovuto ai maggiori interessi da pagare sui T-Bond.
Personalmente non sono in grado di dare un giudizio. Mi sembrano comunque dichiarazioni e considerazioni di un certo peso, per cui tenendo conto dell'indicazione emersa dal quadro tecnico, che sposta le probabilità a favore di un ulteriore incremento nei rendimenti dei titoli governativi, volevo chiederle dott. Evangelista (e so che è una domanda difficile) se è possibile valutare "l'adeguatezza", per così dire, dei rendimenti sulla parte lunga della curva a quelle che sono le condizioni generali dell'economia. Valutare in pratica, il rischio boomerang di cui parla Morya Longo.
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