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In risposta ad una mail aggi ha scritto: "sui titoli di Stato il "grande" bull market non si è ancora esaurito; ma non si scorge ancora una ripartenza diciamo così tattica. E ci andiamo avvicinando a soglie di primaria (davvero primaria) importanza; oltre le quali dovremmo chiamare il "grande bear market"."

Potrebbe per cortesia spiegare meglio il concetto magari con un grafico? Leggi la risposta...
Ho letto la sua analisi sul Bund nel RG di oggi, e vorrei chiederle due cose: anche sul T bond il rimbalzo dei corsi è terminato, o come disse qualche settimana fa è previsto un recupero fino all'autunno?
Nella finestra negativa di ottobre, avremo con alta probabilità azioni giù e bond giù, oppure la debolezza prevista sui mercati azionari vedrà l'ultima fase di recupero dei corsi obbligazionari? Leggi la risposta...
Sono tanti i pensieri che mi sovvengono (anche confusi) che spero di sintetizzarli in un discorso lineare. Credo che la "vexata quaestio" sia ormai questa: sta per iniziare (o è già iniziato a giugno) un bear market secolare del mercato obbligazionario (che non mi sembra sia stato segnalato da lei in modo opportuno - a suo tempo - pur leggendola fra le pieghe) all'interno del quale, però, per i prossimi due-tre anni, assisteremo anche all'ultima zampata del bear market secolare azionario.
Per anni i due settori sono cresciuti assieme - primeggiando ora l'uno, ora l'altro - chiedendoci quale dei due mentisse. Adesso le cose ci risultano più chiare (almeno in teoria): dovrebbe (secondo i suoi calcoli) partire fra qualche anno il bull market dell'equity (diciamo dal 2016 in avanti) per sostituire quello trentennale dei bond ormai giunto al capolinea!
Detto così sembra tutto semplice. L'ideale allora sarebbe già ora uscire dall'obbligazionario, trasformandolo in cash; fare la stessa cosa per l'equity, a fine 2013, e restare in attesa di quel che accadrà fra qualche anno (2014-2016) e al momento opportuno risalire sul trenino con il 100% di equity.
Ma recentemente lei sembra distorcere questo scenario e avvalorare sempre più l'ipotesi che "si doveva" (col senno di poi) e "si dovrebbe" (nel prossimo futuro) investire solo in azioni. Io non credo che le cose stiano proprio così: credo appunto che la cosa più saggia sia uscire dai mercati (entrambe i mercati) perché il futuro rialzo dei tassi (la terza bolla, come la chiama Tremonti, dopo quella dei Mutui 2007-2008 e dello Spread 2010-11) finirà per trascinare rovinosamente anche l'equity. Del resto fondi azionari ed obbligazionari salgono e scendono assieme (ogni giorno) costantemente ormai da anni.
Che ne pensa di questa prospettiva? Leggi la risposta...
Dopo il "massacro" sui bond di questi ultimi 50 giorni, economisti, gestori e analisti hanno iniziato a dare i loro target sui futuri tassi di interesse, più o meno tutti dal 3,5% al 5% in pochissimi anni.
In merito alle conseguenze di un futuro rialzo dei tassi vorrei chiederle, se le è possibile, 3 grafici:
- grafico a 3 o 5 anni dei prezzi del T bond e del Bund decennale, come se domani i tassi salissero al 4%;
- grafico a 3 o 5 anni con due linee: l'andamento delle sofferenze delle banche italiane; l'andamento delle quantità dei titoli di stato ITA nei bilanci delle banche italiane. Leggi la risposta...
Volevo chiederle un suo parere sul recente andamento dei mercati obbligazionari. In particolare una sua opinione sulla crescita registrata, su tutta la curva ma in particolare sulla parte più lunga, sia in America come in gran parte dei mercati core. È proprio osservando il comportamento abbastanza omogeneo, su differenti aree geografiche, che credo personalmente ci stia arrivando qualche segnale di tensione, relativamente soprattutto al fatto che qualche grosso player del mercato stia iniziano a scommettere, magari con un certo anticipo, sul prossimo venir mendo di politiche così espansive da parte delle banche centrali. Chiaramente la Fed, ma non solo, farà di tutto per gestire nel migliore di modi la exit strategy ma è anche vero che arriviamo da una fase di discesa dei tassi talmente prolungata che i rendimenti offerti negli ultimi anni a coloro che hanno lasciato i propri risparmi su prodotti obbligazionari difficilmente potranno ripetersi anche in futuro. Proprio l'eventuale venir meno delle attese di rendimenti positivi e il presentarsi, per la prima volta dopo diversi anni, di possibili segni negativi nelle performance di gestione non crede possa produrre un effetto di reale e corposa dismissione, mancato sino ad oggi. Se ad esempio, cercando di allacciarmi con la sua previsione sull'equity in rialzo sino a (omissis), si assistesse sino ad allora ad un processo di liquidazione/fuoriuscita dal mercato obbligazionario, o almeno ad una sua prima fase, che portasse i rendimenti ad esempio del decennale Usa dagli attuali 2.10-2.20% a almeno un punto più alto …questo potrebbe permettere una “ rotazione” che negli ultimi 4 anni chiaramente non si è mai vista. I volumi sull'azionario usa sono sempre diminuiti dal 2009 ad oggi, ma come ben insegna lei quotidianamente, questo non ha impedito le performance strabilianti. Cosa succederebbe se ora ci fosse anche una fuoriuscita dal lido sicuro ma non più redditizio dei bond. Mi piacerebbe una sua opinione riflessione su questo tema. Sulla correlazione possibile tra questi due mercati nei prossimi mesi e se la sua opinione di un top “importante” per il mercato azionario americano nell'estate potrebbe essere, almeno in parte, modificata in direzione di un “massimo “ da cui non assistere più alla ripresa del bear market ma solo ad una fase di assestamento che la eventuale rotazione dall'obbligazionario contribuirebbe a mitigare??? Ha per caso un idea di quali possono essere le soglie di rendimento su 10 e 30 anni americano che possono costituire obiettivi del movimento in essere o che debbano essere da noi attentamente monitorate nei prossimi mesi. Certo che questa domanda susciterà il suo interesse anche se non proprio legata al mondo equity sono convinto che ci sarà molto utile poter avere una sua opinione a riguardo. Leggi la risposta...
Ho da porle una riflessione e una domanda sui bond in generale. Bill Gross riassume:
- tassi quasi a zero delle banche centrali;
- rendimenti ai minimi;
- differenziali tra i vari tipi di bond, HY compresi, ai minimi storici
= FINE del trend secolare dei bond!

Lo storno dei mercati di giovedì 23/5, ha portato un fisiologico ribasso anche sui prezzi dei bond in proporzione a tipologia e durata.

Ora sembra che l'uscita di forti volumi dai bond verso altri asset (sopratutto equity), non è ancora iniziata, però volevo chiederle:

- un suo commento a riguardo;
- esistono degli indicatori sui bond come x l'equity che forniscono segnali di inversione (non so se corretto ma mi viene in mente accumulazione/distribuzione);
- se esistono tali indicatori a che punto siamo?
- quando secondo lei sarà opportuno accorciare la duration dei portafogli? Leggi la risposta...
Non passa giorno che lei non ricordi a tutti noi che il bull market (quello che un tempo amava chiamare "ciclico") è in atto ormai da 4 anni e probabilmente durerà fino a (omissis). Nello stesso tempo, tutti noi abbiamo notato che nello stesso lustro alcune tipologie di Bond hanno performato il mercato con risultati altrettanto eclatanti. Invece ora lei fa notare che negli ultimi mesi gli E.M. Bond stanno indietreggiano (vedi grafico RG di ieri). Io pensavo che fosse tutto dovuto al cambio Euro-Dollaro (la sottoperformance è iniziata a partire da luglio): è così oppure la motivazione è un'altra? Se il mercato azionario inverte (inizio Bear Market) dove cercare riparo con performance altrettanto soddisfacenti sui Bond (dato che il bear market coinciderà con un rafforzamento del dollaro a scapito dell'Euro)? Leggi la risposta...
Le volevo chiedere un parere sull'azione Facebook. Inoltre, relativamente al comparto obbligazionario, quale predilige in questa fase? Il BTP 2037 pensa che a questi prezzi possa essere un buon investimento da qui a 1-2 anni? Leggi la risposta...
Per un investimento sui Btp è il momento di posizionarsi? Leggi la risposta...
Sulla nuova pagina (molto ben accetta e fatta bene direi, ottima) compare sull'ultima colonna della parte sinistra la voce accumulazione. Purtroppo è presente soltanto sul tanto odiato (ormai) bund. Considerando il roll over di marzo (-1,85 punti circa) siamo sui massimi di sempre, se poi i suoi sistemi indicano anche un'accumulazione a questi prezzi direi che non c'è da stare certamente allegri. In fin dei conti le obbligazioni governative dei più forti almeno per adesso stanno in una botte di ferro considerando che nell'ipotesi di un nuovo aggravarsi della crisi varrà varato un nuovo qe3 che terrà artificialmente i tassi ancorati a valori illogici mentre una ripresa inflattiva sembra per adesso un'ipotesi remota. In futuro, mesi forse anni, probabilmente sarà diverso... Leggi la risposta...