Penso molti altri lettori si chiederanno il fondamento su cui si basa l'enorme differenziale di prezzo, sulle scadenze brevi, tra il brent ed il light crude.
Sono entrambi prodotti molto raffinati e di caratteristiche equivalenti, uno prodotto in nord europa mentre l'altro in america.
Perché il mercato permette attualmente uno spread di oltre 16 dollari a favore del brent?
Non converrebbe comprare il light crude invece?
Nella mia esperienza questa anomalia enorme sui prezzi tra le diverse scadenze si riflette in generale in un maggior rischio per la piccola speculazione ed in genere dà delle grosse fregature. In pratica dissuade la piccola speculazione dall'intervenire considerato l'enorme rischio nell'ingresso sul mercato.
Guarda caso ciò appare solo quando è ragionevole pensare ad un'investimento in materie prime, per esempio quando il petrolio è crollato a 40 dollari ma era incomprabile per i differenziali di prezzo tra un mese e l'altro superiori al 10%.
Con ciò che sta succedendo in egitto è intuitivo che un investimento in petrolio ha maggiori probabilità di apprezzarsi che non di diminuire. Però già questo mese se si fosse entrati lunghi ad un prezzo superiore ai 90 la sofferenza sarebbe notevole.
Per fortuna ciò non appare sull'oro perché darebbe al contrario un'enorme opportunità alla piccola speculazione (che opera anche attraverso etf di oro fisico)
Se infatti l'oro dicembre 2011 quotasse 100 dollari in più tutti i possessori di oro fisico potrebbero tranquillamente incamerare un guadagno del 6-7% vendendo il future ed al momento opportuno il fisico in loro possesso.
Una possibilità più teorica che pratica lo ammetto ma che sarebbe sicuramente sfruttata dai fondi auriferi che hanno accumulato in appositi depositi i relativi lingotti.
Sul petrolio evidentemente questa possibilità non è così sfruttabile visto l'enorme spazio di stivaggio richiesto (nonché i rischi di esplosione e i notevoli costi di trasporto della merce).
Ciononostante viene da domandarsi perché le industrie di raffinazione europee non si "riempiano" di light crude in questo momento. È così difficile?
Viene seriamente da domandarsi quanta sia la trasparenza dei mercati delle materie prime e quanto contino le manipolazioni dei grossi operatori (con la complicità dei governi) nell'influenzarne in maniera pesante l'andamento.
Un po' come inserire un doppio o triplo zero nella roulette.
Uno sfogo il mio un po' sterile ma che vuole porre in guardia di evitare operazioni su qualunque mercato abbia grossi spread tra una scadenza e l'altra.
Non so se è d'accordo...
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