Ultimamente si sono registrate delle sessioni, a livello generale, di chiara pressione nelle vendite con quello che solitamente chiamate 90% Down Volume Day. Posso capire che solitamente (statisticamente) una pressione eccessiva da un lato del mercato possa condurre a movimenti opposti (rimbalzo) per un effetto che immagino sia prevalentemente di ricopertura. Quello che invece mi sovviene da pensare e se sia possibile che il manifestarsi di simili sessioni possa o meno essere parte di un processo di distribuzione che negli ultimi due mesi ha in qualche modo già iniziato a caratterizzare alcuni listini (vedi Italia) e in misura meno evidente anche altri.
Se guardiamo non a singole sessioni ma a indicatori basati su dati mediati direi almeno a 10 giorni lavorativi, non è che la pendenza di sommatorie di down volume stiano prendendo visibilmente la strada del rialzo, evidenziando come anzidetto un processo di tipo distributivo che non per questo impedirà al mercato di riprendere la via del rialzo magari da metà agosto ma che lo possa in qualche modo rendere più vulnerabile in un contesto di medio periodo.
Siamo a 4 anni di crescita decisamente sostenuta. Vedere deteriorarsi le curve di ampiezza e upvolume in maniera vistosa se calcolate come sommatoria o media almeno a 10 sessioni non potrebbe in qualche modo anticipare un processo correttivo che dai grafici nemmeno traspare??
Ieri i nuovi minimi su NY hanno registrato una lettura che credo non si vedeva da anni... non sono tutti segnali da considerare in ottica di medio termine??
Ed infine (e mi scuso per la domanda così lunga) come interpretare una apparente distribuzione sui listini con lettore del COT commercial ai massimi storici di posizioni long?
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