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Volevo farle due domande sul "lungo periodo".
Lei nel rapporto giornaliero di oggi scrive circa le aspettative del mercato obbligazionario americano. Ed a proposito, guardando il grafico che riporta la curva nel 2022, per quanto sgomenti, non si può non pensare che comunque, anche se si recuperasse solo una parte di questa perdita, magari nel tempo e per via del rimborso alla pari di alcuni titoli (una grossa parte di essi posso immaginare avesse un valore ben sopra alla pari all'inizio dell'anno), si acquisterebbero nei prossimi mesi, delle emissioni di lungo termine tra il 4 al 5% di rendimento.
O lei pensa che il futuro sia caratterizzato da obbligazioni con rendimento ancora più alto?

La seconda domanda riguarda quanto scriveva a proposito del "ritorno alla media" per gli investitori decennali "alla fine degli anni Venti". Cosa intendeva?
Non crede che degli investimenti nei temi di una svolta economica ormai inevitabile, magari miscelati con un'economia più tradizionale per i prossimi 3/5 anni, possano portare comunque a un buon risultato? E se no, per quale motivo economico?

Grazie infinite (non è un modo di dire, lei è un faro nella nebbia...) Leggi la risposta...
Ho finito ora l'Outlook 2016 (come sempre molto esauriente e chiaro, anche se senza buone notizie...), e ho alcuni chiarimenti da chiedere:

1) Politica Monetaria:
- a parte il rialzo dei tassi, se la FED rinnova i titoli in scadenza perché il suo bilancio è in fase restrittiva e non neutrale? Perchè le banche Usa stanno fornendo meno liquidità al sistema? Uno 0,25% in più incide così tanto?

2) Petrolio: sicuramente il settore è in ginocchio, ma nessuno parla dei minori costi ( o maggiori utili ) in tutti i settori che lo utilizzano nelle varie fasi della produzione o nel settore dei trasporti.
Ha un impatto + e si può quantificare? (Il pieno di gasolio è passato da quasi 90? a circa 50?)

3) Quale può essere un buon timing nel 2016, per entrare su Corporate Bond IG, HY, e Governativi Emergenti?

4) Mi può rispiegare meglio il grafico allegato del RG di alcuni giorni fa, sopratutto la linea verde? Leggi la risposta...
Sarebbe possibile conoscere la mappa delle scadenze cicliche per il mese di Novembre 2012?
Nel suo ultimo intervento a Vloganza mi è piaciuto molto il grafico relativo alla composizione del PIL americano quale anticipatore del mercato azionario. Sarebbe possibile sovrapporlo all'andamento dello S&P500 per vederne visivamente la correlazione?
Potrebbe essere una idea, creare una directory all'interno del suo sito, con tutti i grafici che mostra a Vloganza e che non pubblica nei RG, li trovo sempre molto interessanti. Leggi la risposta...
A pag. 19 dell'Outlook semestrale dice che la differenza tra il rendimento medio dell'S&P 500 e delle obbligazioni corporate è ai livelli più elevati dal 1967, come a dire che le azioni rendono poco.
Non la seguo.

A pag. 20: un business sempre meno appetibile escluderà le aziende marginali e farà invertire la tendenza (discendente) dei margini di profitto.
Se escono le aziende marginali, va a diminuire la concorrenza e il business si risveglia, ma fino a che punto? Non credo al punto in cui il business è nato, i margini avranno un potenziale di upside limitato, immagino. Leggi la risposta...
A pag. 21 dell'Outlook semestrale, dice che la tendenza dei MP verso e oltre i livelli medi storici non è garantita fino a quando ci sarà una politica monetaria accomodante. Con questo vuole dire che, fino a quando l'aumento dei profitti dipende dalla svalutazione del dollaro, questo non si potrà considerarsi strutturale in quanto causato dalla liquidità immessa e non da un aumento del Pil?

A pag. 23, lo studio di Citigroup, ha confrontato il P/BV e il peso del governo nell'economia, che hanno una relazione inversamente proporzionale nel 74% dei casi. Quindi, in tal caso, una riduzione della spesa pubblica, farebbe molto probabilmente aumentare il P/BV.
Però ci dovrebbe essere il rovescio della medaglia, cioè che, questo comportamento sarebbe deleterio nei riguardi della crescita. Ridurre la spesa pubblica, raffredda l'economia e soprattutto attualmente rischierebbe di accelerare il cammino verso un'eventuale recessione.

Questa considerazione spiega, forse, perché azionario ed economia non vanno sempre di pari passo. Leggi la risposta...