Volevo farle due domande sul "lungo periodo".
Lei nel rapporto giornaliero di oggi scrive circa le aspettative del mercato obbligazionario americano. Ed a proposito, guardando il grafico che riporta la curva nel 2022, per quanto sgomenti, non si può non pensare che comunque, anche se si recuperasse solo una parte di questa perdita, magari nel tempo e per via del rimborso alla pari di alcuni titoli (una grossa parte di essi posso immaginare avesse un valore ben sopra alla pari all'inizio dell'anno), si acquisterebbero nei prossimi mesi, delle emissioni di lungo termine tra il 4 al 5% di rendimento.
O lei pensa che il futuro sia caratterizzato da obbligazioni con rendimento ancora più alto?
La seconda domanda riguarda quanto scriveva a proposito del "ritorno alla media" per gli investitori decennali "alla fine degli anni Venti". Cosa intendeva?
Non crede che degli investimenti nei temi di una svolta economica ormai inevitabile, magari miscelati con un'economia più tradizionale per i prossimi 3/5 anni, possano portare comunque a un buon risultato? E se no, per quale motivo economico?
Grazie infinite (non è un modo di dire, lei è un faro nella nebbia...)
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