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Faccio appello alla sua capacità e alla sua razionalità.
Sempre più vengo assillato da persone che sulla base delle informazioni e dei comportamenti trumpiani prevedono tempi grami e recessione imminente.
Posso conoscere la sua opinione sulla base di dati concreti e non solo su presunti pruriti e veggenze di analisti Carneade? Leggi la risposta...
Mi ricorda qual'era il dato anticipatore di 12 mesi (se non ricordo male) che dovevamo monitorare per scorgere una possibile (quasi certa) recessione negli states?? A che pagina dell'outlook la trovo?? Se non sbaglio si parlava ci fosse una possibilità concreta che questo dato si manifestasse fra marzo e giugno? Leggi la risposta...
Si fa sempre un gran parlare di inflazione che non c'è e che sembra che tutti vogliano ad ogni costo. È sicuramente ipotizzabile che, data la natura ciclica del mondo e dei mercati, prima o poi torneremo ad averne in quantità pure eccessive.
Ci sono degli indicatori economici o di altra natura che possono aiutare ad anticiparla in modo da non farsi trovare impreparati? Leggi la risposta...
Stavo guardando i grafici di lungo periodo. Per quanto riguarda l'SP500 rilevo che nel 2009 ha "anticipato" il minimo, tanto è vero che guardando le quotazioni del secolo scorso si evince che il min veniva fatto sempre ad inizio decennio, negli anni che finiscono con "1" o con "2", salvo un caso (1974). Questo sicuramente per merito della "manipolazione" (anche se non mi piace questa parola) del QE. D'altro canto, l'Europa sembra essere stata più regolare, avendo fatto il min nel 2012, in linea con la statistica storica.
Però c'è anche un altro modo di interpretare la questione, ovvero che l'Europa (ed in particolare l'Italia) ha gettato al vento (mi verrebbe un'espressione più colorita, ma soprassiedo...) un'occasione colossale per crescere in contemporanea agli Usa e perdendo quindi come minimo 3 anni (in realtà anche di più, avendo rimandato il QE a fine 2014/inizio 2015) e questo appare evidente e letale soprattutto ora che si dimostra l'ineluttabilità della fase discendente del ciclo e del relativo bear market. Qual è la sua opinione in merito?
Pensa che l'Europa (non a caso distantissima dai max storici, non parliamo poi del nostro Paese) sia destinata a non colmare mai più il divario? Leggi la risposta...
Le faccio questa domanda. Ora la problematica cha abbiamo oggi sui mercati ha come catalizzatore la fuoriuscita della Grecia e il conseguente rischio contagio. Il fatto di essere potenzialmente rialzisti sui mercati implica una soluzione positiva della questione e come soluzione positiva si può pensare al fiscal compact, che richiede comunque tempo e che potrebbe essere visto positivamente dai mercati ma che visto l'egoismo dei singoli stati mi sembra lontano (certo che se si prende una persona e la si mette con la testa in giù fuori dalla finestra al 30° piano, è possibile cambiare idea velocemente, cito scena di un film!!), oppure come alternativa la Germania accetta di essere più flessibile nelle sue "impartizioni di austerità", cosa mi pare del tutto improbabile e che d'altronde potrebbe non essere presa benissimo dai mercati, che lo potrebbe considerare un esempio possibile da seguire da parte di altri paesi. Ora, perché essere rialzisti sui mercati? Ovvero, c'è un altro evento catalizzatore che non considero (che ne so, BCE prestatore di ultima istanza o altro del genere) oppure i "mercati" vogliono questo scompiglio per comprare e comunque (sempre i "mercati") non vedono problemi di questo tipo?
Infine, dai suoi diversi strumenti di analisi tecnica, qualcuno oggi conferma l'ipotesi rialzista, non so l'ipervenduto (anche se sappiamo che se c'è ipervenduto una ragione ci sarà...) o altro ancora?
ed infine, appurato che un'inversione di tendenza mi pare che lei la considera sotto il 20% dai massimi, diciamo che l'eurostoxx ormai c'é, mentre dax e sp500 no, quando lei ritiene che il campanello suoni veramente l'allarme, per esempio tiene in considerazione l'andamento delle 20 principali borse del mondo, piuttosto che la correzione sull'msci? Leggi la risposta...
Quindi per unione fiscale si potrebbe intendere la creazione di un governo a livello globale che possa tirare le redini, e per far ciò i paesi si devono "sincronizzare", per far si che il governo possa applicare le manovre necessarie al risanamento dei conti e alla crescita economica a tutti i paesi indistintamente.

Ma cosa devono fare i paesi per sincronizzarsi fiscalmente? Cosa deve cambiare rispetto alla situazione attuale? È proprio questo il tassello che mi manca. Leggi la risposta...
Quanta possibilità c'è che la Fed faccia un QE3, secondo Lei? Leggi la risposta...