Le faccio questa domanda. Ora la problematica cha abbiamo oggi sui mercati ha come catalizzatore la fuoriuscita della Grecia e il conseguente rischio contagio. Il fatto di essere potenzialmente rialzisti sui mercati implica una soluzione positiva della questione e come soluzione positiva si può pensare al fiscal compact, che richiede comunque tempo e che potrebbe essere visto positivamente dai mercati ma che visto l'egoismo dei singoli stati mi sembra lontano (certo che se si prende una persona e la si mette con la testa in giù fuori dalla finestra al 30° piano, è possibile cambiare idea velocemente, cito scena di un film!!), oppure come alternativa la Germania accetta di essere più flessibile nelle sue "impartizioni di austerità", cosa mi pare del tutto improbabile e che d'altronde potrebbe non essere presa benissimo dai mercati, che lo potrebbe considerare un esempio possibile da seguire da parte di altri paesi. Ora, perché essere rialzisti sui mercati? Ovvero, c'è un altro evento catalizzatore che non considero (che ne so, BCE prestatore di ultima istanza o altro del genere) oppure i "mercati" vogliono questo scompiglio per comprare e comunque (sempre i "mercati") non vedono problemi di questo tipo?
Infine, dai suoi diversi strumenti di analisi tecnica, qualcuno oggi conferma l'ipotesi rialzista, non so l'ipervenduto (anche se sappiamo che se c'è ipervenduto una ragione ci sarà...) o altro ancora?
ed infine, appurato che un'inversione di tendenza mi pare che lei la considera sotto il 20% dai massimi, diciamo che l'eurostoxx ormai c'é, mentre dax e sp500 no, quando lei ritiene che il campanello suoni veramente l'allarme, per esempio tiene in considerazione l'andamento delle 20 principali borse del mondo, piuttosto che la correzione sull'msci?
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