Questa sezione contiene tutte le risposte alle domande pervenute quotidianamente in redazione da parte degli abbonati, su temi discussi nel Rapporto Giornaliero, o su temi che non trovano adeguata copertura nella reportistica.

Le risposte sono ampiamente dettagliate e documentate, e rappresentano un vitale completamento della copertura analitica attuata con il Rapporto Giornaliero. Attenzione: l'accesso alle risposte è riservato ai soli utenti abbonati al Rapporto Giornaliero.

Creda, mi dispiace tediarla con tante domande, ma più vado avanti e più mi appassiona alla materia e naturalmente mille dubbi e questioni si sollevano.....

Le due domande che vorrei farle oggi sarebbero:

- per quanto le piazze finanziarie europee possano aver più "fortuna" di quelle americane, in questo ultimo periodo e magari nel prossimo futuro, lei si può immaginare che continuino a salire anche con una borsa Usa che scende?

- l'altro giorno lei ha mostrato, in risposta ad un lettore, un grafico di andamento di un fondo, mi sembra anche con la sua media mobile a 200, e ne descriveva le possibilità e le opportunità . Non credevo che anche i fondi, in quanto strumenti gestiti intendo, potessero essere valutati come gl'indici. Ma se il gestore stravolge il portafoglio del fondo che senso ha valutare lo stesso sulla propria storia grafica? Leggi la risposta...
Devo ammettere di essere molto confuso, i dati e le informazioni che Lei ha rilasciato sui vari set-up di fine2017 e inizio 2018 facevano pensare un inizio anno diverso, magari non radioso come quello passato ma nemmeno negativo. Poi ci siamo trovati un primo trimestre pessimo, entriamo nel mese di maggio, quindi un semestre poco lusinghiero per i mercati.
Afferma che ha notato che il mercato americano fa ultimamente i massimi nella prima ora per poi scendere nell’ultima, con un’evidente distribuzione.
Ora negli ultimi giorni sul mercato americano però si nota un recupero nell’ultima ora di contrattazioni.
Cosa dobbiamo pensare…!?
Che la correzione attesa da maggio in poi è avvenuta a febbraio ….?!
L’indice italiano non avrebbe dovuto superare certe resistenze, e invece oggi pare che anche queste siano state fatte cadere (aspettiamo per conferma la chiusura della giornate e della settimana!) ma se così fosse dove può arrivare..?!
L’altra mia domanda è la seguente:
ma se il prossimo anno prevede una recessione in America se non in generale, i tassi non dovrebbero alzarsi, almeno in Europa, non le pare che le obbligazioni governative siano scese in maniera eccessiva…!?
Si potrebbe pensare di andare nuovamente lunghi su tali obbligazioni anche con duration medio lunga…!? Leggi la risposta...
Come al solito complimenti per le sue analisi e i suoi studi … sperando di non sollecitarla su questioni sulle quali magari si è già espresso, mi permetto di sottoporle un mio esercizio grafico, per cercare di comprendere attraverso la sua competenza i possibili significati, oltre che in termini di analisi intermarket anche da un punto di vista macro (premesso che la comparazione abbia un senso da questo punto di vista)

Con rudimentali mezzi a disposizione ho provato a confrontare, dal punto di vista di un “detentore di dollari” (che non utilizzi alcuna copertura di cambio), un investimento comparato tra l’Eurostoxx 600 e lo S&P500 (…non per difetto di metodologia ma per scarsità di risorse a cui poter attingere, per il paniere europeo ho utilizzato il future mentre per quello americano l’indice azionario).

Sulla carta sotto rappresentata - che parte all’incirca al 2006 - l’Eurostoxx600 è rettificato per consentirne la sua espressione in dollari:

il differenziale di rendimento è notevole! …ma perché un americano dovrebbe poi, alla fin fine investire in Europa?

…ma le chiedo un parere in particolare riguardo all’analisi della dinamica, laddove prendono origine le diverse divergenze che collocherei principalmente a fine 2011 e inizio 2016.
Nel primo caso mi è abbastanza intuitivo ricondurre lo scarto tra i due investimenti al periodo della crisi dell’eurozona, mentre la forte accelerazione che si registra a partire dal 2016 mi riesce di più difficile comprensione ( …non abbia riguardi a rimandarmi ai suoi Outlook se il tema è già stato sviscerato… ma se vuole essere caritatevole, visto che siamo a Pasqua !)

A margine… se i dati rappresentati nella chart sono corretti (lei dispone senz’altro di database più affidabili) faccio notare che l’Eurostoxx 600 rettificato per valuta attualmente poggia sulla media mobile a 50 giorni: mentre buona parte di noi è focalizzato sulla perdita del supporto a 200 giorni, non è che questa diversa prospettiva può essere un elemento da prendere in considerazione?

Volendo fare un confronto con una profondità temporale più estesa e non riuscendo a trovare materiale adeguato per la serie storica Eurostoxx 600, la stessa comparazione effettuata nel periodo “1994 – 2018” con l’Eurostoxx 50, che mi rendo conto non essere per niente omogenea da un punto di vista dello spessore dei panieri, conferma tuttavia l’evidenza precedente, vale a dire come a partire sempre dal 2011 cessi una sorta di correlazione preesistente tra i due mercati azionari che in questo caso assume una divaricazione più estesa (ma in questo caso mi rendo conto come l’eterogeneità dei panieri giochi un ruolo significativo).

Spero di essere stato chiaro nel mio quesito, grazie della sua attenzione e con l’occasione Buona Pasqua. Leggi la risposta...
È ancora del parere che l'Europa andrà al rialzo? Ho fatto una panoramica degli indici principali mondiali e quelli europei risultano a mio parere quelli messi peggio. Ho notato che l'Eurostoxx50 ha anche le subito un death cross delle medie 50-200. Che ne pensa?
I CESI Europei sono gli unici in negativo.
Le chiedo è possibile che gli indici europei seguano il percorso del Nikkei del 1989 e in contemporanea i famosi FAANG seguano la strada al rialzo da lei ipotizzata ne RG di ieri? Leggi la risposta...
Purtroppo ho delle difficoltà nel capire in modo chiaro il suo pensiero. Io posso capire che l'America andrà meglio dell'Europa, ma francamente quando dice che raggiungeremo i 3000 punti di SP500 (se non è cambiato nulla perché questa flessione era prevista non penso possa cambiare tutto proprio oggi) non posso immaginare un mercato europeo in ORSO. Insomma va bene, farà peggio l'Europa, ma molte volte lei da l'impressione che l'orso per l'Europa sia già iniziato. Un Dax che faccia peggio dell'America me lo posso aspettare ma da qui che non salga almeno di un 5% (se l'America crescerà del 10%) francamente no. Altrimenti bisogna dire non di privilegiare l'America, ma dire chiaramente di vendere Europa e comprare America oppure rimanere flat con l'azionario (perché il futuro oggi è troppo incerto nel vecchio continente molto meno per l'America che invece rimane bullish).
L'incertezza, scusi il gioco di parole, certa o quasi, equivale ad abbandonare o girasi completamente inutile aspettare i supporti che certamente verranno rotti a breve. Leggi la risposta...
Buonasera dott. Evangelista, anzitutto complimenti per l'accuratezza e la profondità delle Sue analisi.
Mi potrebbe cortesemente dare un ragguaglio sul future del frumento? Ho effettuato un acquisto "strategico" perché dalle candele mensili appare evidente che ci troviamo in un'area di prezzo interessante (minimi dal 2010). Ritiene possa regalare soddisfazione in ottica long anche in un orizzonte temporale "tattico", pari a qualche mese?

In secondo luogo, mi permetto di chiederLe ad oggi quando ammonta la sovraperformance del nostro indice rispetto all'Eurostoxx 50. In passato finestre temporali così lunghe cosa hanno determinato?

Infine, mi spiega cosa rappresenta l'indicatore Price Thurst? Leggi la risposta...
Volevo chiederle questo per l'aggiornamento portafoglio: a fine gennaio era messo paesi emergenti 40 usa 30 Giappone 20 Italia 10. Avendo eliminato come detto 80% a fine gennaio, sono rientrato su questi con aggiunta di Cina e Banche Europa, ma è possibile vedere quale sarebbe ad oggi per la forza il portafoglio migliore, ripeto per la forza che attualmente esiste.

Infine una curiosità: non so se mi sia sfuggita, di solito il superbowl americano è collegato anche a statistiche di borsa che lei ogni tanto segnala. Per questo anno come è messo, grazie. Leggi la risposta...
Vedo che nutre sempre buone speranze nel medio e nel lungo per Wall Street, ma sempre meno per le borse Europe. Per questa ragione successivamente le invierò un mail con tutte le azioni europee (tedesche) che detengo per avere informazioni a riguardo.
Ma come al solito come potrebbe un listino come il dax o quello europeo non beneficiare di un rialzo del 8% medio previsto per l'America nei prossimi 4 mesi?
A me pare improbabile a meno che anche l'America soffra e non cresca.
Una sua opinione.
Il modello previsionale prevedeva, nonostante fosse prevista questa fase, un SP500 a 3000 molto presto tra pochi mesi. Che motivo abbiamo per cambiare opinione dopo un consolidamento di di 5 o 6 punti in percentuale? Leggi la risposta...
Giocando con i grafici ho tirato questa linea che mi sembra evidenziare un momento alquanto interessante. Chiudessimo sotto 52 il mese di gennaio sarebbe forse opportuno esser guardinghi sugli emerging e magari non dare così per scontato che il dollaro continui a indebolirsi? Leggi la risposta...
Nel suo RG di ieri afferma (sono d'accordo con lei) che con un dollaro debole bisogna puntare su commodity e paesi emergenti. Vorrei sovrappesare la mia esposizione equity sui paesi emergenti.
Mi può indicare a suo parere 4/5 paesi su cui puntare? Leggi la risposta...