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Tutto questo inflow verso i monetari troverà lo spazio per essere travasato in equity?
Quale potrebbe esser il driver?
Potremmo avere una fase fortemente speculativa tra fine 2023 e nel 2024 che porteranno le quotazione azionarie verso l'alto?
Esorbitanti masse monetarie e gestori in sottopeso su equity quando capitoleranno? Leggi la risposta...
Sono qui a scriverle per chiederle: come possiamo ipotizzare un rialzo dei mercati azionari in concomitanza di un'inflazione usa sopra al 5,4% e con la possibilità di tapering?
Avrei un paio di supposizioni ma mi dica lei... Leggi la risposta...
Un aspetto eclatante di questo bull market è l'elevata dose di scetticismo che lo circonda. La liquidità sui conti correnti degli investitori è copiosa ma non sarebbe il caso di leggere questo dato sulla base della scarsa inflazione e degli scarsi rendimenti obbligazionari (e se per questo anche azionari in prospettiva)? Riuscirebbe a "normalizzare" il dato per capire quanto scetticismo c'è in effetti rispetto al toro e quanto invece c'è indifferenza perché tanto l'inflazione non morde? Leggi la risposta...
Vorrei fare con lei alcune considerazioni sullo stato dell'arte e quindi avere alcuni scenari probabili per il futuro.
Siamo arrivati ad un punto molto confuso e, se ce ne fosse bisogno, molto difficile ed incerto. Da una parte ci sono sirene che si lanciano in previsioni di rialzi più o meno stratosferici entro qualche mese e ci sono le solite cassandre che continuano a dipingere la fine del mondo.
Le autorità monetarie e politiche, più o meno tutte e come sempre in notevole ritardo, si sono accorte della recessione, delle difficoltà bancarie e invece di lavorare in silenzio lanciano, quasi quotidianamente, allarmi su possibili fallimenti bancari in Europa e nel mondo, sulla gravità senza precedenti della recessione creando così quel panico che potrebbe davvero portare ad una corsa agli sportelli e ai fallimenti bancari annunciati (e sembrano pure contenti che gli allarmi poi si realizzino).

A fronte di questo notevole allarmismo (in parte giustificato, per carità) c'è una situazione reale in chiaro scuro:
- l'andamento degli utili aziendali a livello globale non sta andando poi cosi male;
- la liquidità nel mondo è a livelli elevati e pronta, eventualmente, a indirizzarsi in borsa e\o direttamente nelle imprese (vedi esempio i fondi libici in Unicredito ma anche i fondi degli Emirati Arabi che si stanno guardando attorno, come evidenziato ierisera dalla trasmissione di Ballarò);
- le autorita monetarie e politiche hanno messo in campo misure che da tutti sono giudicate un buon punto di partenza per stabilizzare la situazione, seppure certamente in tempi non brevissimi;
- un paese come la Cina sta rallentando ma in modo abbastanza ordinato (mi pare crescita trimestrale 9% dal 10 del trimestre precedente) e questo era auspicato da tutti e comunque i paesi emergenti sono messi mediamente meglio rispetto al passato;
- petrolio e materie prime in calo (anche se questo denuncia recessione pesante, è vero), quindi pressioni inflazionistiche in calo;
- tassi ufficiali e interbancari visti ancora in calo;
- borse non sopravvalutate (non so se è un bene o un male che anche il sempre pessimista Minter abbia giudicato il mercato adegiatamente valutato,anche se poi non ho letto l'articolo);

Tra le cose non positive naturalmente ci sono:
- una recessione che potrebbe essere veramente molto pesante;
- una incertezza relativa a quanto di questa recessione è già scontata dalle quotazioni azionarie;
- quanto gli utili futuri saranno colpiti dalla fase più dura della recessione;
- quanto i paesi emergenti riusciranno a reggere nel caso di una recessione duratura (vedi Russia e Corea del sud);
Sicuramente dimentico tante cose negative e positive.

A questo punto mi domando quale può essere il futuro: ancora un calo importante per le borse, per i bond e quant'altro, dato che la crisi si tradurrà in una crisi di fiducia sistemica che non salva più nulla e nessuno (perchè questa crisi è diversa dalle altre) o una certa stabilizzazione nel breve e poi con difficoltà nel lungo una crescita?
Non so se sbaglio ma se le borse raggiungeranno quei livelli da lei indicati nel RG (esempio se non erro 750 di S&P500 entro fine ottobre) tanto vale puntare pesantemente sulle azioni, non penso che obbligazioni corporate o titoli di stato possano sopravvivere a ulteriori cali disastrosi.

Poi una domanda: sono il primo che non crede ai complotti nel caso delle borse e dell'economia, ma in questo caso con la vicinanza delle elezioni americane, con la silenziosa opera di acquisto che sicuramente qualcuno sta facendo (fondi arabi, cinesi o altro, Buffet anche se non lo fa in silenzio!) ci può essere un'interesse a creare paura per raggiungere scopi politici o economici? Leggi la risposta...
In una risposta che ha dato ad un lettore, quasi alla fine, afferma che "se nei prossimi giorni giungeranno delle conferme, si potrà concludere che la prossima gamba di ribasso sarà l'ultima prima di una precoce ma apprezzabile primavera". Visto che la gamba di ribasso parrebbe partita, e alla grande, (non è forse "l'anniversario" del crollo di anno scorso?) queste conferme nei giorni passati ci sono state o no?
Un'ultima domanda: ma ha ragione il "buon" Minter ad affermare che non c'è panico ma bensì compiacenza, oppure ha ragione chi afferma il contrario? Leggi la risposta...