Oggi Lei ci ammonisce, giustamente direi, sui rischi che corre chi cede alla "tentazione". Questa mattina sono stato nella filiale Unicredit (ex Banca di Roma) di cui sono cliente. Il clima in questi giorni è davvero pesante, e non potrebbe essere diversamente, considerato anche il bombardamento mediatico che non dà proprio tregua. Sul fatto poi che, tra chi segue i mercati, gli schemi sono ormai saltati tutti, non ci sono più dubbi, come d'altra parte si addice alle situazioni di panico. Ho visto però tra i più "esperti", anche qualche timido acquisto accompagnato da frasi come:
la tempesta non è certo finita, ma l'elastico ora è davvero troppo titato; ricordiamoci che i più grandi crolli della storia si sono rivelati, a posteriori, delle grandissime opportunità; se vince Obama la borsa vola. Un'altra persona presente ha aggiunto: non può piovere per sempre, altrimenti sarebbe la fine del mondo. Certo sono frasi fatte, ma anch'io sul momento me lo sono chiesto: opportunità o fine del mondo? La domanda non è questa, ma l'intento è senz'altro quello di non perdere il filo in questa situazione dal carattere sicuramente eccezionale. Volevo dunque chiederle quanto segue:
Nel rapporto di oggi Lei prende in considerazione altri tre casi in cui il Comit ha perso oltre il 40% e mi sembra di capire che la risposta del mercato non è stata univoca. Ciò che non ho sicuramente compreso però è se il momento attuale è pargonabile ad uno (o a nessuno) dei tre.
Talvolta Lei dice (come ieri riguardo al Mibtel per esempio) che l'abbattimento dell'ultimo supporto rende teoricamente inevitale il raggiungimento del livello successivo. Volevo chiedere qual'è la condizione che invalida questo segnale.
Infine, non ricordo bene, ma mi sembra fosse il professor Mario Deaglio che qualche mese fa disse in un'intervista, che il nuovo inquilino della Casa Bianca si sarebbe trovato ad affrontare l'ultima fase che caratterizza le grandi crisi, cioè la crisi dei consumi. Volevo chiederle se condivide questa opinione del professore che tra l'altro, mi sembra coerente con il fatto, come Lei ha detto ieri, che quello visto attualmente non è il minimo definitivo del mercato.
Leggi la risposta...