Nel report odierno compie una disamina del comportamento dell'indice in relazione all'A/D line, sottolineando come sia "sottile il ghiaccio" su cui si regge l'up-trend (poche società in Advance e molte in Decline).
Quello che emerge dal grafico e che lei evidenzia è che, lato A/D line siamo vicini ai minimi di 13 mesi fa, ma con l'indice che si trova a ridosso dei massimi del 2015.
Questa divergenza è, oggettivamente, stridente, anche perché il recupero dell'A/D line da novembre scorso a maggio si è fermato a 4.600 punti circa, ben al di sotto dei massimi toccati nel 2014 e nel 2015.
Insomma, l'indice è salito ma senza coralità.
La prima domanda è se ci possono essere altri indicatori, tecnici e fondamentali, che, visti su questo orizzonte temporale, possano darci ulteriori elementi interpretativi e, quindi, lumi per il futuro.
Lato macro, se raffrontiamo la situazione di inizio 2014 (massimi dell'A/D line) e quella di fine 2017 i segni sarebbero tutti positivi: + crescita del Pil, + surplus di partite correnti, + investimenti, - stock di sofferenze.
La seconda domanda è quindi se il miglioramento indubbio della nostra economia possa rappresentare un significativo antidoto ad una forte (diciamo oltre il 10%) caduta assoluta (oltre che relativa) del nostro indice.
Leggi la risposta...