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Comprendo natura "industriale" ma le chiedo se può approfondire 3 aspetti.

In quanto alla ripresa definitiva della Cina e dell'Asia trainate da domanda interna e nuovo partenariato BRICS, questo non potrebbe portare ad una sorta di cleavage nel commercio internazionale; una recessione dell'Occidente (ipotesi credit crunch) avrebbe sicuramente ripercussioni anche in Asia ma il loro impatto sarebbe ridotto rispetto al passato (il 2024 sarà un 2008 "diverso")?

Inflazione / materie prime, anche qui l'argento è una materia prima ed un contesto inflattivo dovrebbe incentivare ad acquisatre beni reali (non finanziari). E come ci ricorda sempre la sola Cina conta il 50% degli acquisti di materie prime, (quanto per argento)?

Riesce a fornire un studio sulle posizioni dei commercial, ho letto che avete "ritrovato" il COT, qualo le sue capacità predittive nel passato sul argento (magari in un contesto inflattivo)? Leggi la risposta...
Le allego un articolo e qui ne stralcio alcune parti, riguardo la situazione finanziaria degli americani e dell’amministrazione pubblica:

“• Il debito delle carte di credito ha raggiunto la cifra record di 986 miliardi di dollari.
• I mutui hanno raggiunto la cifra record di 11,9 trilioni di dollari.
• I prestiti auto hanno raggiunto la cifra record di 1,6 trilioni di dollari.
• I prestiti agli studenti hanno raggiunto la cifra record di 1,6 trilioni di dollari.
Tutto sommato, il debito totale delle famiglie ha raggiunto la cifra record di 16,9 trilioni di dollari.
Sul fronte del debito pubblico, la situazione è preoccupante: per quanto già analizzato su queste colonne, l’attuale plafond del debito degli Stati Uniti verrà raggiunto fra giugno e luglio.
Ovvero, entro tale data il Congresso dovrà approvare l’estensione del limite di debito dalla già faraonica cifra di 31,5 trilioni di dollari a non si sa quanto.
Il Congresso è più che mai diviso sull’argomento.”

A seguito di questo:

“Il Consiglio dei Consulenti Economici della Casa Bianca ci espone una litania di eventi che, più che preoccupanti, definirei catastrofici:
• Grande perdita di fiducia negli Stati Uniti da parte dei mercati finanziari.
• Forte declassamento del rating creditizio degli Stati Uniti, che può provocare un crollo senza precedenti dei mercati obbligazionari e un innalzamento violento dei tassi di interesse effettivi.
• Un congelamento del mercato del credito, che può paralizzare le imprese statunitensi.
• Diminuzione di valore dei titoli azionari e del dollaro.
• Un'immediata interruzione delle funzioni di base del governo, con impatto possibilmente violento su decine di milioni di americani, inclusi pensionati, veterani e bambini.”

La domanda che ci si pone è: sono tutti problemi risolvibili come in passato e quindi tutto questo è solo pessimismo utile per far arrampicare il mercato sul muro di paura, oppure c’è qualche cosa che si sta veramente inceppando in USA ? Un declino che vedremo solo dal 2024? Leggi la risposta...
Cosa ne pensa del rapporto proposto dal grafico allegato? Leggi la risposta...
Complimenti! Ho finito ieri di leggere. Mi sembra il migliore finora! Per chiarezza ed incisività. Poi, sarà quel che sarà! Importante è la profondità dell'analisi.
Fig. 73 di pag. 54 : esiste un etf o similari che riprenda lo spread USA/Germania? E lo si possa vendere? Leggi la risposta...
Anche nel rapporto giornaliero di oggi commenta in una ripresa del mercato azionario fino a Luglio per poi verificarsi l'ipotesi di un consolidamento fino ad Ottobre. Per questo le chiedo un consiglio su cosa fare della parte azionaria in portafoglio dei miei clienti:
- investire in obbligazionario? ed eventualmente su quali mercati?
- investire in obbligazionario in dollari?
- liquidità?
o quale altra soluzione consiglia? Leggi la risposta...
Leggendo il rapporto giornaliero odierno, mi sembra di capire che il mercato azionario italiano, dovrebbe conseguire il fatidico massimo (non ho però capito se si tratta del massimo annuale o meno...!) intorno ai 22500, le condizioni necessarie sarebbero il superamento dell'indice dei 21155 e ovviamente la tenuta dei supporti.
L'America dovrebbe essere il mercato azionario da prediligere, visto che dovrebbe esserci una rivalutazione del dollaro e conseguente rialzo degli indici
Ma chi volesse stare tranquillo, nel RG odierno afferma che si potrebbe comprare mercato obbligazionario, indifferente fra zona Euro o Stati Uniti, anche se sull'America si avrebbe la rivalutazione del dollaro, meglio governativi o high yield...!? Scadenze lungo o brevi...?! Tenga presente che opero con fondi e ETF, ha qualche consiglio con strumenti particolari..!? Leggi la risposta...
Nell'outlook semestrale dice che gli USA presentano uno dei saldi primari di finanza pubblica più pesanti, pari al 6% del Pil. Quindi tenendo conto che il Pil USA è circa 15 trilioni di dollari, il saldo primario, e quindi il deficit, vale circa 1 trilione di dollari, enorme.
Ho letto un articolo in un blog, con tutte le riserve di affidabilità del caso, dei primi di agosto in cui specifica che il debito federale è al 98% del Pil, ma non è l'unico debito esistente, tiene conto anche del debito delle amministrazioni pubbliche, quindi si arriverebbe al 118% del Pil, quasi al pari dell'Italia. E anche il deficit sottolinea che sarebbe ben più pesante del 6%.

Può fare un approfondimento al riguardo? Leggi la risposta...
Chiaramente la struttura (bear flag) presente ad oggi sull'indice americano, unitamente alle letture non ancora "estreme" degli indicatori di sentiment lasciano presagire ancora una certa possibilità per l'indice in questione di tornare a testare, e forse frazionalmente superare, il minimo di agosto.
Quello che mi chiedo però e se non sia il caso di valutare un possibile "decouplig" temporaneo per le borse europee rispetto a quella USA.
Mi spiego: se guardiamo alle principali piazze europee non possiamo negare l'evidenza che su queste, sia conteggiando il movimento in essere come "elliottiani" che guardando alla formazione dei recenti minimi ( quasdi sempre inferiori ...) in divergenze tecniche rispetto a quelli di agosto, si possa in effetti cominciare a valutare di essere di fronte alla possibile formazione di bottom importanti.
Ed anche gli ultimi giorni sembrerebbero un poco supportare tale idea.
Allora mi verrebbe da chiederle...
Come si sarebbero comportati gli indicatori che lei solitamente segue sugli Usa se fossero calcolati in Europa??

Sentiment: (qua le letture altro che bearish!!)
Ampiezza- volumi ecc: ( sul secondo minimo immagino più deboli rispetto all'affondo di agosto)
Grafica: (indici come il Dax vanno a testare e riconoscere proprio valori di lungo come quota 5.000)
Ovviamente lei potrebbe contraddirmi se calcolasse gli stessi indicatori anche su mercati europei ma credo di non sbagliare affermando che questi ultimi la fase più "cattiva" l'hanno vissuta ad agosto e non sulla discesa di settembre.

Allora mi chiedo se non potremmo essere di fronte ad un periodo in cui ci potremmo aspettare che Usa sottoperformi ( ed anche il dollaro ora più forte potrebbe anticiparlo) ed Europa migliori in termini di forza relativa ( vedi un Dax che ha perso 30% in poco più di un mese, forse ora recupererà più veloce)
In fin dei conti è da qualche report che ci sottolinea il miglioramento dei PIIGS in Europa ...e se ora si presentasse un miglioramento di Europa vs USA?? Leggi la risposta...
Conoscete un indirizzo dove poter visionare, dalle ore 11.00 in poi, costantemente i future americani?
Per intenderci quelli che i mercati europei seguono prima che apra, alle 15.30 nostre, la Borsa americana? Leggi la risposta...