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Torno a chiedere il Suo aiuto per cercare di fare il punto in materia di rendimenti. Purtroppo in questo anno dei record e degli estremi, come Lei lo ha definito qualche tempo fa, anche il mercato dei titoli di Stato si rivela alquanto insidioso. Al momento non ho posizioni lunghe in portafoglio, le avevo azzerate con il Bund in prossimità della resistenza a 119.75. Se c'erano buoni motivi per confidare in uno stop al ribasso dei rendimenti (analisi Tnx, RG 01 dicembre), non posso non ricordare che un paio di mesi fa, in un'ampia mail di risposta sull'argomento, Lei non escludeva la possibilità di uno squeeze verso l'alto sul canale ascendente entro cui si muove il T-Bond. Ricordava tra l'altro la previsione di Merrill Lynch di rendimenti a trent'anni al 3.0%. Nel momento dunque in cui i titoli di Stato sembrano l'unico porto sicuro e vengono acquistati senza guardare al rendimento, tanto che da più parti si parla già di bolla di questo comparto, la domanda è più che scontata: come orientarsi?
La rottura sul grafico trentennale del T-Bond che come Lei ricorda, dovrebbe avere nell'immediato implicazioni assolutamente bullish, può essere intesa come un'indicazione a mantenere titoli lunghi?
Nello specifico del Bund quali sono i livelli, la cui tenuta, autorizzerebbe a (ri)entrare? Dopo i 119.75, c'è un target in prospettiva? Leggi la risposta...
Nel rapporto di oggi Lei dice che l'attuale quadro deflazionistico è decisamente bullish per i titoli di Stato che appaiono destinati a salire ancora per un po'. Guardando dunque al rendimento del decennale USA (o del trentennale se preferisce), quale dovrebbe essere il target della discesa in corsa?
Dal commento sul CRB mi sembra di capire che siano probabili, o comunque da mettere in conto ulteriori ribassi di questo indice. Questo significa che anche il petrolio potrebbe non aver terminato la sua discesa? Leggi la risposta...
Ho una corposa posizione in titoli di Stato a lunga scadenza, anche se recentemente ho ridotto dopo le sue indicazioni sui titoli di Stato USA.
Vedo però che dopo una iniziale fiammata, i rendimenti si sono stabilizzati. Mi può aggiornare sulla situazione? vorrei capire meglio se è il caso di ridurre ulteriormente l'allocazione in bond governativi o se bisogna uscire del tutto, o lasciare tutto così com'e'. Leggi la risposta...
Venerdì scorso Lei concludeva il commento sul tnx dicendo: "la prima conferma di un'inversione di tendenza si ha sopra il 3.57% di rendimento". Il mercato, come vede, anche se fortemente condizionato da eventi eccezionali, ha dato un'immediata risposta e volevo dunque chiederle se può ampliare il discorso. In particolare se con "inversione" intende la possibilità di trovarsi di fronte ad un rialzo dei rendimenti piuttosto consistente e duraturo. Tale cioè da suggerire lo smobilizzo, in toto o in parte, delle eventuali posizioni lunghe in portafoglio. Leggi la risposta...
Questi sono giorni davvero difficili in particolare per la confusione venutasi a creare. Sembra che lasciare i propri soldi in cash sia la soluzione migliore.

Ritiene che ci sia una asset class nella quale investire?
Cosa ne pensa degli investimenti in carry trade?
Consiglierebbe ancora l'acquisto di opzioni PUT? Leggi la risposta...
Potrebbe fare un pò di luce sul crollo dei titoli di stato in generale e dirmi fino a che livello potrebbe scendere il decennale? Leggi la risposta...
Gradirei avere un aggiornamento tecnico su T-Bond e Petrolio con anche l'indicazione, se possibile, dei vari long e short stop. Leggi la risposta...
Riguardo al rendimento del decennale Usa volevo chiederle un aggiornamento dell'analisi fatta in sede di Outlook. Volevo sapere cioè, quanta probabilità attribuirebbe oggi all'eventualità di trovarsi di fronte ad un caso simile a quelli del 1995 e 2002, con tutto ciò che ne conseguirebbe per il mercato azionario.
Riguardo poi al petrolio, nella risposta ad altro abbonato, Lei parla di quotazioni piuttosto tirate e, pur restando fermo il bull market di lungo periodo, non esclude una flessione fino ad 87-88 dollari. Questa previsione rientra direi, in quella che è attualmente la Sua visione sull'intero settore delle commodities, come ha ben espresso nell'articolo dedicato al CRB, apparso nell'ultimo numero di Borsa & Finanza. Il punto però che mi piacerebbe poter chiarire riguarda la stretta correlazione inversa che, specialmente nell'ultimo anno, lega petrolio e dollaro. Lei ha più volte ripetuto che certe correlazioni prima o poi saltano, però mi chiedo, ed è questa la domanda, quanto in questo momento, un'analisi o una previsione sul primo possa prescindere dal secondo e soprattutto quale delle due possiamo dire che sia la variabile indipendente, quella cioè su cui poter fare una previsione senza tener conto dell'altra. Leggi la risposta...
Tre sue opinioni su:
1) il ribasso di oggi potrebbe essere un test di verifica dei minimi raggiunti? Dove si colloca il prossimo supporto credibile di S&P e DAX?
2) Come mai il settore energy non segue la materia prima?
3) Meglio commodity o titoli governativi corti in questo momento di incertezza?

P.S.: Ho letto che ci sarebbero alcuni Hedge (quelli che lo scorso anno andarono corti di titoli subprime) che starebbero scommettendo che l'Italia il prossimo anno sarà fuori dall'euro. Leggi la risposta...
Salve dott. Evangelista, soltanto ora ho potuto leggere per intero l'Outlook 2008, il tempo purtroppo, come sa, è tiranno. Vorrei dunque innanzitutto complimentarmi per il suo pregevole lavoro che rappresenta, a prescindere, una preziosa guida per affrontare i mercati, con quella giusta e necessaria dose di prudenza e consapevolezza.
Per andare ai temi in oggetto e iniziando dallo S&P 500, mi sembra che l'aspetto più rilevante dell'analisi ciclica sia il fatto che un gennaio negativo, ci dà la quasi certezza di una chiusura mensile (tra febbraio e marzo) inferiore a quella di ieri sera. Su questo volevo chiedere quante volte, nei 18 casi presi in considerazione, il minimo di gennaio è stato nuovamente interessato o superato.
Riguardo ai rendimenti, Lei è stato molto chiaro su quale dovrebbe essere la direzione dei medesimi nelle prossime settimane o mesi. Volevo però chiedere, anche in considerazione del fatto che i titoli di stato stanno mantenendo una buona correlazione inversa con gli indici azionari, se ritiene che il minimo di rendimento visto di recente sul decennale USA, possa di nuovo essere interessato o superato in caso di un nuovo cedimento dei mercati. Le chiedo cioè se ci sono proiezioni degne di nota oltre quelle già viste.Infine, se le è possibile, vorrei una view sul petrolio, che sembra aver ripreso, nonostante i venti recessivi e la condizione di backwardation, la via del rialzo. La domanda è se meriterebbe uno short su questi livelli. Leggi la risposta...