Proviamo a fare un esercizio di fantasia... Come ha riaffermato anche stamattina, ci sono alte probabilità che alfine la mm 200 gg dello S&P500 ceda e che quindi l’indice vada incontro ad un nuovo importante calo.
Ora, considerando che a questi livelli un 10% dai massimi è stato belle che perso, cosa possiamo aspettarci, un altro 10%, crede?
Beh, diciamo che a quel punto un bear market conclamato sarebbe stato realizzato, giusto?
A quel punto, pensa che da settembre/ottobre alla fine del 2018-inizio 2019 l’indice americano possa almeno riavvicinare il massimo storico?
E, se così fosse, il bear market che ne seguirebbe (ma a quel punto saremmo in bull market, o sbaglio, visto che da un -20% dai massimi si risalirebbe fino a quasi azzerare la perdita) secondo Lei, quanto potrebbe essere profondo, visto che “abbiamo” sempre detto che non ci si aspetterebbe un’altra esperienza devastante come il 2000 o peggio (?!) il 2008? Crede che un – 30% dai massimi potrebbe essere un ipotesi?
Le faccio questa domanda non perché pretendo da Lei di leggere la palla di cristallo, ma perché i mercati, come si è visto dal 26 al 28 (e seguito..) gennaio non avvertono quando crollano e quindi mi sembrerebbe che, se lo scenario che “ho dipinto” io avesse un minimo di “ragionevolezza probabilistica”, forse sarebbe il caso di non rischiare troppo per qualche “punticino” in più che si potesse raccogliere da qui alle prossime settimane a fronte del downside potenziale che ci aspetterebbe…
Oppure pensa che il triangolo in formazione sullo S&P500 possa essere di continuazione e quindi possa alfine rompere verso l’alto…?
Non mi dica che non si è fatto un’idea e neppure che bisogna procedere per gradi, vedere cosa fa il mercato e poi calcolare gli obiettivi…
Se mi posso permettere, ci dia una mano: faccia il “visionario”, non il “ragioniere”, non so se mi spiego…?!
Leggi la risposta...