Questa sezione contiene tutte le risposte alle domande pervenute quotidianamente in redazione da parte degli abbonati, su temi discussi nel Rapporto Giornaliero, o su temi che non trovano adeguata copertura nella reportistica.

Le risposte sono ampiamente dettagliate e documentate, e rappresentano un vitale completamento della copertura analitica attuata con il Rapporto Giornaliero. Attenzione: l'accesso alle risposte è riservato ai soli utenti abbonati al Rapporto Giornaliero.

Se dovesse scegliere un'azione da comprare sulla borsa italiana, dove punterebbe l'attenzione? so bene che ha dato una data di scadenza per maggio allo slancio del mercato, ma pensavo se ci fossero delle societa' dalle prospettive di lungo periodo degne della nostra attenzione. Leggi la risposta...
Le chiedo un’opinione sullo strumento :

Ishares Core Msci World Ucits Etf Acc di Borsa Italiana, che replica le azioni di tutte le più importanti piazze internazionali. In circa 10 anni ha restituito una performance vicina al 200% (Codice ISIN ieoob4l5y983).
E per i prossimi anni, potremmo continuare ad utilizzarlo?

Le chiedo altresì un parere su questi 2 titoli azionari :

Imperial Brands PLC - BUY
ISIN GB0004544929

Electricitè de France.
Isin FR0010242511 Leggi la risposta...
Dal report odierno mi sembra trasparire un certo “possibilismo” circa i bond dei paesi emergenti.
Mi potrebbe indicare, fra gli ETF quotati a Milano, quali ritiene essere i più adatti per cavalcare eventuale ripresa di tali valute? Leggi la risposta...
E' ancora valido il segnale che aveva dato un mese fa per lo SP 500 del taglio della mm a 50 giorni sulla mm a 200 g. ? Poi se prendiamo per buona la sua visione di un ripristino del ribasso dal prossimo mese per i mercati Equity , cosa dobbiamo aspettarci per obbligazionario HY e per il quale aveva dato circa un mese fa un segnale di acquisto di lungo periodo ?

Ho visto che negli ultimi giorni il Gas Naturale ha alzato la testa , dobbiamo considerarlo un fuoco di paglia oppure ci sono i presupposti per una ripartenza? Leggi la risposta...
Nel R.G. di oggi affrontiamo nuovamente il discorso della raccolta netta tra fondi ed etf azionari salita violentemente a ridosso dei minimi di Marzo, proiettando performance annualizzate statistiche molto negative. Sulla stessa falsariga però sia in Settembre 2019 che in Gennaio 2020 confidavamo nel fenomeno opposto, quando lo storytelling proiettava grazie alla raccolta persistentemente negativa degli ultimi 12/18 mesi verso potenziali di rialzo annuale a doppia cifra. Come coniugare le due informazioni quando le prime prescrizioni rialziste ancora devono verificarsi, con target ovviamente sopra i massimi, con le attuali che dicono esattamente il contrario? Forse ha senso approcciare l'analisi con archi temporali di rilevazione della raccolta più ampi, in modo da smussare l'effetto Marzo 2020?

Il tutto può essere analizzato contestualmente al sondaggio AAii Bull Bear spread, che salvo errori ad una settimana fa riportava una percentuale di sentiment bearish compatibile più con rialzi successivi che crolli.... Leggi la risposta...
Lui compra ed il 23 marzo ha fatto il pieno.
Noi fine marzo fuori completamente.
Mah?! Leggi la risposta...
Un suo parere su Newmont e Tenaris.
Grazie sempre per i preziosi consigli! Leggi la risposta...
I settori tech, health e consumi stanno trascinando questo rimbalzo. Ma questi temi in proiezione futura possono essere considerati dei veri e propri driver della ripresa?. Non e' che forse di questo periodo sia necessario puntare sopratutto su questi temi? e incrementare le posizioni sulle forte correzioni, per chi vuole essere investito nel lungo?
Le chiedo questo perché il Value e' stato il settore più massacrato e poco reattivo degli ultimi anni.
Per concludere ogni crisi porta con se dei cambiamenti importanti...... quali saranno quelli di questa?....per dirla in altre parole cosa non ci sara' piu? Leggi la risposta...
Ieri Lei ha pubblicato un grafico per evidenziare lo sforzo poderoso messo in atto dalla FED.
La Fed sta acquistando ogni sorta di titoli dai TIPS, MBS, fino agli H.Y. e addiruttura Junk bond.
Volevo chiedere se può spiegare il processo di acquisto. Una volta acquistati questi titoli che fine fanno, la Fed per quanto tempo li può detenere? Leggi la risposta...
Buongiorno Gaetano e complimenti per il tuo lavoro che regala sempre spunti interessanti.

Mi sono imbattuto in questa teoria di JP Morgan che sostiene che la Fed sia riuscita a dare un nuovo boost all'S&P500 perché il combinato composto dell'azzeraramento del risk-free rate e la compressione dei corporate credit spread hanno probabilmente un impatto positivo maggiore sulla valutazione azionaria rispetto all'impatto negativo della perdita (temporanea) degli utili.
Di seguito un sunto della stessa.
Mi farebbe molto piacere avere una tua opinione a riguardo.

Partiamo da una considerazione: l'attuale recupero dei mercati è stato il più acuto nella storia dei Bear Market.

IMG1

Una tesi suggestiva è quella di J.P. Morgan:
La premessa è che in un disastro naturale come una pandemia, i multipli degli utili dovrebbero salire durante la crisi e poi gradualmente diminuire man mano che gli utili si riprendono. A titolo di esempio, consideriamo un'attività che deve essere temporaneamente chiusa a causa di un'epidemia (ad es. hotel, ristorante, ecc.). Se l'attività viene chiusa per 3 mesi, i ricavi trimestrali scenderanno a zero e gli utili a breve termine saranno negativi. Quindi il P/E tenderà all'infinito. Una volta che l'attività riparte e tornano gli utili, il P/E scenderà dall'infinito e si normalizzerà a un livello sostenibile a lungo termine (diciamo di mid-cycle). Ciò sarà ovviamente vero solo se durante il lockdown il business sopravvive. Si noti che P/E in sé non è una variabile indipendente. Gli utili al denominatore riflettono l'attività commerciale della società ma il prezzo al numeratore è il risultato diretto del positioning, dei flussi e della liquidità del mercato: il P/E è solo un rapporto tra i due. Si noti inoltre che ormai la stragrande maggioranza degli operatori di mercato non opera sulla base del P/E (ad esempio gli investitori sistematici, gli algos, i fondi pensione, il settore assicurativo, gli investitori macro, flussi dei derivati, etc).
La conclusione è che la Fed sia riuscita a dare un nuovo boost all'S&P500 perché il combinato composto dell'azzeraramento del risk-free rate e la compressione dei corporate credit spread hanno probabilmente un impatto positivo maggiore sulla valutazione azionaria rispetto all'impatto negativo della perdita (temporanea) degli utili. Il motivo ovvio è che riducendo i tassi si abbassa il WACC paribus ceteris e quindi il valore attuale viene aumentato perché cresce il peso degli utili futuri più lontani rispetto alla perdita di utili a breve termine. Ciò non vale in un contesto di tassi di interesse elevati, per le società con elevati spread creditizi o in paesi con rischi sovrano e spread elevati.
Nel chart sotto è indicato in blu il tasso di attualizzazione degli utili S&P500 (asse di sinistra) e in rosso la variazione del tasso privo di rischio (IR) e in verde degli spread creditizi Investment Grade in conseguenza delle azioni della Fed (asse di sinistra).

IMG2

J.P. Morgan ha calcolato il valore attuale degli utili utilizzando il tasso di sconto applicabile dopo le decisioni della Fed, e deduce che sia sceso di circa 100bps a ~125bps come risultato della riduzione combinata dei tassi privi di rischio e della riduzione degli spread di credito tramite gli acquisti diretti. Ciò fa sì' che il valore attuale degli utili futuri sia superiore al livello pre-crisi assumendo sia un recupero degli utili dopo 6, 12 e 18 mesi. Se la Fed avesse solo tagliato i tassi a zero, ma non ridotto gli spread, il tasso di sconto sarebbe intorno a ~225bps (uguale a quello pre-crisi, ovvero tassi di interesse più bassi compensati da un credito più ampio). In questo caso, il fair value dell'S&P500 sarebbe in calo del 10% circa rispetto ai livelli pre-crisi. Se la Fed non avesse agito per nulla, il tasso di attualizzazione sarebbe di ~325bps e l'S&P500 sarebbe diminuito del 20% circa.

IMG3

Bisogna tener presente che il basso livello dei tassi di interesse aumenta la sensibilità dei corsi azionari alle variazioni dell'Equity Risk Premium (ERP) e supporta anche multipli di valutazione assoluta più elevati di quelli raggiunti nei Bear Markets passati, dato un ERP comparabile. Il minimo S&P 500 di 2,237 raggiunto il 23 marzo può essere rappresentato come un premio al rischio azionario estremamente elevato - simile ai massimi storici raggiunti durante la crisi finanziaria nel 2008. Il calo successivo di circa 100bps riflette la riduzione del rischio al ribasso derivante dall'inflessione della curva virale e dal supporto delle politiche.

IMG4 Leggi la risposta...