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Gentile dott. Evangelista, le chiedo se e quando ha tempo un commento su questo articolo che trovo interessante nella disamina dei problemi, ma scarso nella capacità di suggerire soluzioni ed indicazioni su quelli che potrebbero essere gli sviluppi della attuale situazione oggettivamente intricata.


Interessante articolo che spiega dove si annida - secondo me – uno dei principali pericoli sistemici. Si potrebbe chiamare "la coperta corta": se non salvi l'Italia e i titoli del suo debito pubblico, crolla tutto; ma per farlo devi abbassare i tassi e schiacciare i rendimenti fino a renderli negativi a tempo indefinito; in questo modo le banche e i fondi pensione non guadagnano nulla, anzi fanno fatica a mantenere redditività e quindi i requisiti patrimoniali oltretutto via via più severi che vengono imposti (primo circolo vizioso); i consumatori anziché essere spinti a consumare di più (come nelle intenzioni) sono spinti a risparmiare di più appunto perché i rendimenti negativi mettono in pericolo le pensioni, il che accresce la deflazione e impedisce allentamenti fiscali, anzi richiede nuova austerità (secondo circolo vizioso). D'altro canto, se la BCE tornasse sui suoi passi lasciando "libero" il mercato, allora si rischierebbe di nuovo un 2011. Alquanto inquietante. E pensare che nel primo trimestre 2015 si "festeggiò" il QE con un balzo del 30%, altro che "euforia irrazionale" di greenspaniana memoria… Il mercato è miope e semplifica, ovviamente nell'immediato come al solito prima ignora la verità, poi la deride, poi la combatte e solo dopo, alla fine, la accetta come ovvia. Il grande equivoco è scordarsi sempre che un investimento deve pazientemente "aspettare" che una verità venga appunto accettata, e questa purtroppo non è la regola bensì l'eccezione.

"Più danno che guadagno. Questa è la conseguenza della politica monetaria della Bce secondo John Cryan, ceo di Deutsche Bank. Si tratta di una critica sempre più diffusa, ma che finora non era mai stata espressa dal numero uno di un colosso bancario. Cryan è talmente preoccupato da sentirsi in dovere di scrivere un lungo commento sul numero di ieri del quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt. Per il banchiere inglese, chiamato l'anno scorso a risollevare le sorti della prima banca tedesca, «la politica monetaria in esecuzione è in contrasto con gli obiettivi di rafforzare l'economia e rendere il sistema bancario europeo più sicuro». Cryan sottolinea che le banche centrali sono prigioniere delle loro politiche di salvataggio. Il combinato disposto dei tassi sui depositi negativi (-0,40%) e degli acquisti di titoli di Stato e corporate bond (Qe) messi in atto dalla Bce sta comprimendo i margini delle banche europee, già di per sé in difficoltà, rendendo più difficile per le compagnie assicurative trovare investimenti redditizi e distorcendo i prezzi sui mercati finanziari. Le conseguenze per i risparmiatori e per i piani pensionistici saranno gravi, avverte Cryan. Allo stesso tempo i benefici che avrebbero dovuto portare le politiche della Bce non si sono materializzati.

«Dato il persistere dell'incertezza, le aziende non investono e non cercano nemmeno più il credito», spiega il numero uno di Deutsche Bank , sottolineando come sia inaccettabile il fatto che le autorità regolatrici della finanza abbiano chiesto alle banche di aumentare i loro cuscinetti di sicurezza, imponendo allo stesso tempo tassi d'interesse punitivi sulle loro riserve aggiuntive. Certo, ammette Cryan, con le sue politiche non ortodosse «la Bce ha fatto molto per stabilizzare l'Europa». Ma l'obiettivo di un'inflazione di poco inferiore al 2% resta lontanissimo; a luglio in Eurolandia l'indice è salito di un misero 0,2%. Ecco perché è ora di cambiare le politiche dell'istituto di Francoforte, scrive Cryan, particolarmente preoccupato del fatto che i margini d'interesse, uno dei pilastri dei profitti delle banche nella zona euro, sono caduti del 7% a partire dal 2009.

Come osserva Martin Luck, strategist di BlackRock, le politiche messe in atto dal presidente della Bce Mario Draghi stanno avendo effetti opposti di quelli sperati. I tassi d'interesse negativi sui depositi lasciati dalle banche commerciali in Bce dovrebbero spingerle a dare più credito ma i fatti dicono che invece le indeboliscono, costringendole a frenare la concessione di prestiti. I consumatori dovrebbero risparmiare di meno e spendere di più, stimolando così la crescita economica e aumentando l'inflazione, ma invece risparmiano di più in vista della pensione poiché i rendimenti negativi dei titoli di Stato mettono a rischio i piani previdenziali. Poiché il mercato obbligazionario offre rendimenti negativi, gli investitori dovrebbero buttarsi sull'azionario. Ma in Germania solo 9 milioni di risparmiatori, poco più del 10% della popolazione, possiedono titoli in borsa. Il rischio è che i risparmi rimangano su conti correnti che non danno interessi. La Bundesbank ha calcolato che nel 2015 il tasso di risparmio dei tedeschi è salito al 9,7%, al livello più alto dal 2010, ed è destinato ad aumentare anche quest'anno.

Cryan non lo dice, ma l'unico risultato tangibile delle politiche della Bce è l'abbassamento dei rendimenti dei titoli di Stato italiano, che permette di gestire l'enorme debito pubblico della Penisola. Senza la rete di sicurezza approntata da Draghi, l'Italia rischierebbe di tornare all'estate 2011 con l'impennata dello spread. Le conseguenze sarebbero devastanti e potrebbero spingere Roma fuori dall'euro. Ma senza l'Italia la moneta unica avrebbe ben poche speranze di sopravvivere. Il risultato è che per assicurare la vita dell'euro, la Bce adotta politiche che penalizzano i risparmiatori e mettono a rischio le loro pensioni".

(da "ecco come e perché Deutsche Bank sballotta Mario Draghi" di Marcello Bussi, MF) Leggi la risposta...
Mi scusi se torno nuovamente sull'argomento del nostro indice, ma ultimamente non riesco a capire il suo pensiero. Anche ieri con il grafico rovesciato relativo al nostro indice dove si evince una figura di testa spalle negata e quindi con un trend negativo già in corso e confermato, in altra circostanza parlando del suo indicatore RAY ha detto che il minimo sul nostro indice non è stato raggiunto, poi nei commenti quotidiani continua a fornire una ipotesi dove l'onda 5 è già formata (quindi ribasso già finito) e si aspetta a breve una rottura dei 17.100 punti e quindi l'inizio di una ripresa in quanto si andrebbe a rompere lo SSS.
Per cortesia può chiarirmi la sua posizione? Leggi la risposta...
Reply: non ha l'impressione che su questo titolo da diversi mesi sia in atto una bella distribuzione? Se condivide, dove può arrivare? Leggi la risposta...
Una sua valutazione sulla situazione e sulla prospettiva dei Paesi emergenti (azionario e bond), su High Yield Usa ed Europeo e sull'oro. Leggi la risposta...
Chiedevo gentilmente i dati esatti del rapporto giornaliero aggiornati di venerdì scorso, grazie in anticipo. Leggi la risposta...
Lo scorso anno nell'aggiornamento semestrale dell'Outlook ha presentato un grafico di lungo periodo del nostro indice che presentava un testa e spalle. Le chiedo se tale figura grafica è ancora in essere ed eventualmente può fornire qualche indicazione di attualità. Leggi la risposta...
Negli "appunti di trading" del rapporto giornaliero del 24 Agosto scorso si parlava di un attuale minimo storico del 0,6% per il rendimento medio del debito pubblico italiano emesso recentemente.
Secondo lei, per effetto della QE che ci sarà ancora per un lungo periodo, quale potrebbe essere il target medio dei tassi di rendimento sul debito pubblico italiano di futura emissione (es. nel 2017)?. Leggi la risposta...
Potrebbe aggiornare l'analisi del cambio euro/dollaro? Oggi pomeriggio alle 16.00 parlerà la Yellen e potrebbe dare una spinta o verso l'alto o verso il basso. Cosa ne pensa dal punto di vista grafico...il cambio salirà (dollaro debole) come prevede lo scenario base dell'outlook2016 di luglio? Leggi la risposta...
Le chiederei un aggiornamento sulle prospettive del Real Estate sulle 2 sponde dell'Atlantico: è ancora il caso di essere long come ci suggerisce da alcuni mesi? Leggi la risposta...
Gradirei un suo parere su azioni aurifere, se secondo lei sono ancora viste in rialzo. Ho il titolo AGNICO EAGLE MINES che ha ritracciato fino al prezzo di 51,29 del 25 luglio: ritiene terminato il ribasso? Leggi la risposta...