Come forse le è noto sto aspettando il momento opportuno per shortare qualche indice (americano ed italiano). Oramai è da giorni / settimane che stiamo valutando tramite modelli / statistiche quando potrebbe essere il momento buono per intervenire.
Ribadisco il fatto che andare corto per un 5% non mi interessa, ma se la correzione potrebbe risultare a doppia cifra e di durata media di 4/8 mesi il discorso cambia. Su questo ultimo aspetto in particolare (profondità della correzione e durata ) mi aspetto gentilmente una sua valutazione in quanto legata al'operatività del sottoscritto.
Ad oggi possiamo affermare con ragionevole certezza che a fine mese SP500 dovrebbe evere già espresso il massimo così come il nostrano dovrebbe farlo verso metà Aprile.
Ne prendo atto e se la correzione potrebbe risultare a doppia cifra significa che in un caso interverrò a fine marzo, nell'altro a metà Aprile. Ovviamente questi ultimi giorni saranno comunque importanti.
A proposito del sp500 oggi lei afferma:
"Una pigra fase di recupero era attesa nel mese corrente; ma si nota bene come a partire
dal 18° giorno circa - dunque, da fine mese - Wall Street sia attesa ad una svolta verso il basso; che guadagnerebbe velocità con il mese di aprile. Nulla di drammatico, ma abbastanza per pensare che i margini verso l'alto, sulla borsa americana, siano piuttosto ristretti."
Quando parla di "nulla di drammatico ma abbastanza per pensare ... ecc. ecc." vuole dire che questa correzione potrebbe essere leggera quindi per nulla drammatica? Una correzione a doppia cifra forse potrebbe essere non drammatica, dipende...
Devo cerare di pesare bene le sue parole, a parer mio una correzione a doppia cifra è di fatto qualcosa di importante. Se così non fosse non affronterei una operazione corta semplicemente perché i margini verso l'altro sono ristretti. L'affronterei solo se le condizioni fossero due in AND e cioè: Margini di rialzo ristretti e quelli al ribasso a doppia cifra.
Se una delle due non è VERIFICATA allora mi astengo.
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