Nel passato avevamo idee molto più chiare sull'andamento dei tassi rispetto o in funzione dell'economia. Tassi bassi in fase recessiva per fungere da stimolo e poi risalite graduali in fase di espansione per accompagnare la ripresa ed evitare crescita di inflazione.
In altre parole il mercato obbligazionario fungeva anche da segnale anticipatore per il mercato azionario.
Dal 2007 ed ancor più con la crisi dei paesi europei abbiamo imparato a convivere con il rischio credito anche nel segmento del debito sovrano dei paesi occidentali e soprattutto del nostro. È di questi giorni la risalita del famoso spread con il bund tedesco ed il riaumento dei nostri tassi decennali.
La mia domanda è:
Così come in questa fase recessiva ad una discesa generale dei tassi europei (cfr: bund) e americani ( bond usa) percepiti privi di rischio sta corrispondendo l'innalzamento dei tassi nostrani, ad una ripresa successiva dell'economia come si comporteranno i nostri tassi (cfr btp decennali) rispetto a quelli privi di rischio (teoricamente in salita )?
Cosa prevarrà: la diminuzione di rischio percepita o il controllo dell'inflazione?
Se potesse anche graficamente tracciare un percorso BTP BUND per i prossimi due/tre anni a partire da Maggio 2012 presupponendo una soluzione europea di maggior equilibrio senza traumatiche scissioni di paesi o valute a partire dal 2013 , come vedrebbe l'evoluzione dei nostri tassi?
L'acquisto di BTP decennali in fasi delicate come queste a prezzi bassi di "tensione" potrebbe rivelarsi interessante anche in fase di ripresa economica conclamata o solo fin nella fase in cui saranno avvertiti meno i pericoli e che precederà speriamo una ripresa?
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