Mi scuso anticipatamente se non riuscirò a giungere a lei in modo completamente logico e certamente scoordinato nell'esposizione, ma scrivo di getto, quello che una notte insonne mi ha consegnato...
Spero che la possa mettere in condizioni comunque di poter rispondere ad alcune "brutte" considerazioni che negli ultimi giorni mi stanno completamente svuotando.
Premesso che, da vecchio abbonato non posso che essere grato per i preziosi indirizzi che mi hanno consentito negli ultimi 9/10 anni di raccogliere soddisfazioni e apprezzamenti dai clienti. Vengo al dunque caro Dottore, oggi vedo "nero".
Mi spiego:
il 17/06/2012 si voterà nuovamente in Grecia, per verificare in sostanza se vincerà lo schieramento dei pro o contro euro.
A mio parere l'esito qualunque esso sia, accelererà o ritarderà l'uscita dei Greci dall'euro.
Nei giorni a venire, la speculazione potrà concentrarsi sulla Spagna, sulla quale affermare che sta percorrendo la stessa strada degli ellenici non dovrebbe risultare eretico.
L'analisi tecnica sbaglia raramente.
I minimi del 2009 sono stati sfondati, lo spread in costante allargamento, i mercati a mio giudizio hanno sentenziato, chi sarà il prossimo cadavere.
Segue Italia, con i problemi ormai noti anche al mio cliente novantenne; debito Pil 120/100 crescita negativa 1,5 /2% nel 2012, miraggio di pareggio di bilancio 2013 (possibile con altre 3/4 manovre da 50 miliardi).
A mio giudizio con il ritorno dello spread ai livelli attuali i 150 miliardi delle 2 manovre Berlusconi e la manovra Monti, ce li siamo già fumati.
Francia debito/Pil più contenuto ma deficit Pil fuori controllo ed in costante aumento, arriverà molto in fetta a tenerci cattiva compagnia.
Da ultimo, per non essere logorroico, Stati Uniti, a mio giudizio seduti su una bomba ad orologeria.
Debito Pil 100/100, deficit Pil 10% e prospettive di un nuovo Qe che, fino ad oggi ha solo dato un po' di morale ai consumatori, ma non può risolvere il problema strutturale.
Lei mi ha sempre insegnato che, con debito elevato e ottime probabilità di vederlo aumentare, alla fine non si cresce più.
Mi fermo e chiedo, a suo giudizio quante probabilità concede all'euro di essere ancora la valuta di riferimento dell'area o possiamo mettere in conto due uscite, una dall'alto Germania ancora euro, rimanenti stati in valuta locale, l'altra dal basso, Germania al marco e area restante Euro.
Sto delirando o mi sto preparando all'inevitabile?!
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