Domanda
Volevo chiederle un suo parere sul recente andamento dei mercati obbligazionari. In particolare una sua opinione sulla crescita registrata, su tutta la curva ma in particolare sulla parte più lunga, sia in America come in gran parte dei mercati core. È proprio osservando il comportamento abbastanza omogeneo, su differenti aree geografiche, che credo personalmente ci stia arrivando qualche segnale di tensione, relativamente soprattutto al fatto che qualche grosso player del mercato stia iniziano a scommettere, magari con un certo anticipo, sul prossimo venir mendo di politiche così espansive da parte delle banche centrali.
Chiaramente la Fed, ma non solo, farà di tutto per gestire nel migliore di modi la exit strategy ma è anche vero che arriviamo da una fase di discesa dei tassi talmente prolungata che i rendimenti offerti negli ultimi anni a coloro che hanno lasciato i propri risparmi su prodotti obbligazionari difficilmente potranno ripetersi anche in futuro. Proprio l'eventuale venir meno delle attese di rendimenti positivi e il presentarsi, per la prima volta dopo diversi anni, di possibili segni negativi nelle performance di gestione non crede possa produrre un effetto di reale e corposa dismissione, mancato sino ad oggi.
Se ad esempio, cercando di allacciarmi con la sua previsione sull'equity in rialzo sino a (omissis), si assistesse sino ad allora ad un processo di liquidazione/fuoriuscita dal mercato obbligazionario, o almeno ad una sua prima fase, che portasse i rendimenti ad esempio del decennale Usa dagli attuali 2.10-2.20% a almeno un punto più alto …questo potrebbe permettere una “ rotazione” che negli ultimi 4 anni chiaramente non si è mai vista. I volumi sull'azionario usa sono sempre diminuiti dal 2009 ad oggi, ma come ben insegna lei quotidianamente, questo non ha impedito le performance strabilianti. Cosa succederebbe se ora ci fosse anche una fuoriuscita dal lido sicuro ma non più redditizio dei bond.
Mi piacerebbe una sua opinione riflessione su questo tema. Sulla correlazione possibile tra questi due mercati nei prossimi mesi e se la sua opinione di un top “importante” per il mercato azionario americano nell'estate potrebbe essere, almeno in parte, modificata in direzione di un “massimo “ da cui non assistere più alla ripresa del bear market ma solo ad una fase di assestamento che la eventuale rotazione dall'obbligazionario contribuirebbe a mitigare???
Ha per caso un idea di quali possono essere le soglie di rendimento su 10 e 30 anni americano che possono costituire obiettivi del movimento in essere o che debbano essere da noi attentamente monitorate nei prossimi mesi.
Certo che questa domanda susciterà il suo interesse anche se non proprio legata al mondo equity sono convinto che ci sarà molto utile poter avere una sua opinione a riguardo.