Sentiment pesantemente negativo, quello espresso dai piccoli investitori: condizionati pesantemente dal clima di incertezza politica. Confortante il precedente più recente di ottobre 2022. Ma occorre effettuare un esame più rigorosamente analitico.
Si delinea come da attese una settimana dai due volti: con un inizio brillante seguito da un finale all’insegna della riflessione. Le incertezze esogene gravano non poco sulla percezione degli investitori: per la quarta settimana di fila i ribassisti superano il 55% nel sondaggio condotto da AAII. È una proporzione senza precedenti, che però finisce per confermare l’analogo atteggiamento depresso dei money manager globali, stando a quanto riportato da Bank of America nella recente survey mensile. Questo mentre si completano le sistemazioni tecniche trimestrali. Lo S&P è salito in ben 24 degli ultimi 35 anni nella settimana delle “Tre Streghe” di marzo ma, di converso, è sceso in 23 occasioni l’ottava successiva. Questo per sottolineare la concreta possibilità stagionale che questa terza decade di marzo si tinga di rosso.
Ieri il VIX è tornato sotto i 20 punti, ma nelle ultime due settimane in media la volatilità prezzata dalle opzioni sullo S&P500 si è collocata sopra questa soglia. Negli anni recenti, una combinazione di scadenze tecniche trimestrali e di volatilità accentuata, ha pregiudicato l’andamento della seduta, come analizzato nel Rapporto Giornaliero di oggi. Una involuzione non così imprevedibile visto l’atteggiamento manifestato di fronte alla doppia resistenza opposta dallo short stop giornaliero e dalla media mobile a 200 giorni. Il sentiment negativo a larga maggioranza è un elemento di moderato conforto, se non seguito da una reazione pronta e dal convinto ritorno degli investitori: servono i Tori, per definire un mercato Toro.
“Abbassando” l’asticella per cogliere un maggior numero di rilevazioni, una media a 4 settimane inferiore al -33% in termini di scostamento fra rialzisti e ribassisti nell’ambito del sondaggio di AAII; l’ultima volta è stata superata ad ottobre 2022: sul minimo dell’ultimo bear market, ed alla vigilia di un rialzo tuttora formalmente in essere. Ma per onestà intellettuale dovremmo considerare la prima volta che una simile discrepanza sia stata raggiunta. Il rapporto di oggi esamina approfonditamente il sentiment dei piccoli investitori, allo scopo di trarne preziose indicazioni per l'andamento di mercato dei prossimi mesi.
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Sentiment pesantemente negativo, quello espresso dai piccoli investitori: condizionati pesantemente dal clima di incertezza politica. Confortante il precedente più recente di ottobre 2022. Ma occorre effettuare un esame più rigorosamente analitico.
Si delinea come da attese una settimana dai due volti: con un inizio brillante seguito da un finale all’insegna della riflessione. Le incertezze esogene gravano non poco sulla percezione degli investitori: per la quarta settimana di fila i ribassisti superano il 55% nel sondaggio condotto da AAII. È una proporzione senza precedenti, che però finisce per confermare l’analogo atteggiamento depresso dei money manager globali, stando a quanto riportato da Bank of America nella recente survey mensile.
Questo mentre si completano le sistemazioni tecniche trimestrali. Lo S&P è salito in ben 24 degli ultimi 35 anni nella settimana delle “Tre Streghe” di marzo ma, di converso, è sceso in 23 occasioni l’ottava successiva. Questo per sottolineare la concreta possibilità stagionale che questa terza decade di marzo si tinga di rosso.
Ieri il VIX è tornato sotto i 20 punti, ma nelle ultime due settimane in media la volatilità prezzata dalle opzioni sullo S&P500 si è collocata sopra questa soglia. Negli anni recenti, una combinazione di scadenze tecniche trimestrali e di volatilità accentuata, ha pregiudicato l’andamento della seduta, come analizzato nel Rapporto Giornaliero di oggi.
Una involuzione non così imprevedibile visto l’atteggiamento manifestato di fronte alla doppia resistenza opposta dallo short stop giornaliero e dalla media mobile a 200 giorni. Il sentiment negativo a larga maggioranza è un elemento di moderato conforto, se non seguito da una reazione pronta e dal convinto ritorno degli investitori: servono i Tori, per definire un mercato Toro.
“Abbassando” l’asticella per cogliere un maggior numero di rilevazioni, una media a 4 settimane inferiore al -33% in termini di scostamento fra rialzisti e ribassisti nell’ambito del sondaggio di AAII; l’ultima volta è stata superata ad ottobre 2022: sul minimo dell’ultimo bear market, ed alla vigilia di un rialzo tuttora formalmente in essere.
Ma per onestà intellettuale dovremmo considerare la prima volta che una simile discrepanza sia stata raggiunta. Il rapporto di oggi esamina approfonditamente il sentiment dei piccoli investitori, allo scopo di trarne preziose indicazioni per l'andamento di mercato dei prossimi mesi.