I rischi di osservare troppo da vicino il mercato azionario
Giunta a ridosso dell’ultimo diaframma a 23000 punti, Piazza Affari appare ora in affanno e bisognosa di una pausa ristoratrice. L’Eurostoxx invece formalizza un pattern di esaurimento del rialzo noto come Sell Sequential setup di DeMark.
Gli investitori celebrano i nuovi massimi storici conseguiti dai mercati azionari al termine della passata settimana. Curiosamente, la prima seduta dell’anno è apparsa sorprendentemente simile – nel saldo finale, e nella evoluzione intraday – all’inizio stentato registrato nel 2000 e nel 2008. Ma a guardare troppo da vicino si rischia lo strabismo, e difatti Wall Street si è distesa e rilassata nel resto dell’ottava, conseguendo ulteriori progressi. Non fanno notizia tanto i nuovi livelli brillantemente raggiunti da S&P500 e soci, quanto i primati raggiunti dagli indici rimasti fino ad ora attardati: DAX, in Europa, ma soprattutto borse emergenti: il MSCI EM Index ha finalmente eclissato il picco del 2007. Se pensiamo cosa successe alla borsa americana nel 2013 e negli anni successivi, dopo analoga performance... Ma manteniamo i piedi per terra. Abbiamo chiuso con un saldo positivo il cosiddetto Santa Claus Rally, e ora anche la prima settimana di gennaio. Sono elementi che fanno propendere per una continuazione del rialzo in essere da quasi dieci mesi, e che ora apprezzerebbero la compagnia di quelli che però a nostro parere sono i setup stagionalità dalla rilevanza ben più strategica: il ToY setup ed il January Barometer. Il primo elemento sta per chiudersi, e gode di un vantaggio che difficilmente sarà scalfitto. Il secondo setup, negativo un anno fa, fornì una avvisaglia di tensione sotto la superficie; che sul finire di febbraio, come si ricorderà, conobbe una lugubre conferma che anticipò il successivo rovescio. Qualche motivo di riflessione in più sembra provenire dai mercati europei. Giunta a ridosso dell’ultimo diaframma a 23000 punti, prima del massimo di febbraio 2020; Piazza Affari appare ora in affanno e bisognosa di una pausa ristoratrice. I livelli da monitorare verso il basso affinché la medesima non si trasformi in qualcosa di più serio, sono ben noti. L’Eurostoxx invece formalizza un pattern di esaurimento del rialzo noto come Sell Sequential setup di DeMark. Obiettivamente il track record di questa configurazione ciclica non è entusiasmante: 50%. Proprio così: giusto la metà degli otto segnali registrati su base settimanale negli ultimi dieci anni, è andata a segno. Si scorge però uno schema ripetitivo che fa ben riflettere...
Fallito l'assalto all'ultima resistenza poco sopra i 23.000 punti, la borsa italiana fa i conti con due pesanti zavorre: un premio per il rischio (CDS) eccessivamente compresso; ed un'ampiezza di mercato tipica dei massimi che contano. Continua...
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Giunta a ridosso dell’ultimo diaframma a 23000 punti, Piazza Affari appare ora in affanno e bisognosa di una pausa ristoratrice. L’Eurostoxx invece formalizza un pattern di esaurimento del rialzo noto come Sell Sequential setup di DeMark.
Gli investitori celebrano i nuovi massimi storici conseguiti dai mercati azionari al termine della passata settimana. Curiosamente, la prima seduta dell’anno è apparsa sorprendentemente simile – nel saldo finale, e nella evoluzione intraday – all’inizio stentato registrato nel 2000 e nel 2008. Ma a guardare troppo da vicino si rischia lo strabismo, e difatti Wall Street si è distesa e rilassata nel resto dell’ottava, conseguendo ulteriori progressi.
Non fanno notizia tanto i nuovi livelli brillantemente raggiunti da S&P500 e soci, quanto i primati raggiunti dagli indici rimasti fino ad ora attardati: DAX, in Europa, ma soprattutto borse emergenti: il MSCI EM Index ha finalmente eclissato il picco del 2007. Se pensiamo cosa successe alla borsa americana nel 2013 e negli anni successivi, dopo analoga performance...
Ma manteniamo i piedi per terra. Abbiamo chiuso con un saldo positivo il cosiddetto Santa Claus Rally, e ora anche la prima settimana di gennaio. Sono elementi che fanno propendere per una continuazione del rialzo in essere da quasi dieci mesi, e che ora apprezzerebbero la compagnia di quelli che però a nostro parere sono i setup stagionalità dalla rilevanza ben più strategica: il ToY setup ed il January Barometer. Il primo elemento sta per chiudersi, e gode di un vantaggio che difficilmente sarà scalfitto. Il secondo setup, negativo un anno fa, fornì una avvisaglia di tensione sotto la superficie; che sul finire di febbraio, come si ricorderà, conobbe una lugubre conferma che anticipò il successivo rovescio.
Qualche motivo di riflessione in più sembra provenire dai mercati europei. Giunta a ridosso dell’ultimo diaframma a 23000 punti, prima del massimo di febbraio 2020; Piazza Affari appare ora in affanno e bisognosa di una pausa ristoratrice. I livelli da monitorare verso il basso affinché la medesima non si trasformi in qualcosa di più serio, sono ben noti.
L’Eurostoxx invece formalizza un pattern di esaurimento del rialzo noto come Sell Sequential setup di DeMark. Obiettivamente il track record di questa configurazione ciclica non è entusiasmante: 50%. Proprio così: giusto la metà degli otto segnali registrati su base settimanale negli ultimi dieci anni, è andata a segno. Si scorge però uno schema ripetitivo che fa ben riflettere...