Nel 2025 la svolta?

Dieci anni di deindustrializzazione in Germania.

Dopo aver beneficiato negli anni Novanta di manodopera a basso costo dopo la riunificazione e poi l'ingresso delle ex repubbliche sovietiche nel novero occidentale, dopo aver goduto dell'entrata della Cina nel WTO, e dopo aver guadagnato dalla crisi prolungata del principale concorrente manifatturiero giapponese; Berlino si ritrova priva di una strategia a lunga scadenza, perdipiù privata dell'energia a basso costo che non disinteressatamente le forniva la Russia di Putin.

I prossimi governi dovranno studiare una strategia di rilancio della prima economia del continente europeo. Le risorse finanziarie non mancano. La volontà degli elettori?