La Cina piace, ma soltanto se si parla di azioni; non di bond...

La Cina corrisponde ai suoi creditori un rendimento del 2.40% nominale per i prossimi dieci anni.

Che, vero, è il minimo assoluto sui bond governativi di Pechino.

Però considerato che l'inflazione core è di poco superiore allo zero, e che tanto il PPI quanto il deflattore implicito del GDP sono negativi; corrisponde ad un sontuoso rendimento reale positivo in un contesto palesemente deflazionistico, esasperato da un eccesso di risparmio rispetto alla capacità di assorbimento interna (con l'Estero non più disposto ad accettare i surplus correnti della Cina).

Sicché il mercato obbligazionario locale - su cui siamo long da tempo - vola, surclassando i tanto apprezzati Treasury americani.

Gli investitori apprezzano la Cina, ma soltanto quando si parla di azioni.