Prossimo taglio, forse, a settembre. E poi se ne riparlerà nel 2026.

Domani è atteso - si fa per dire - il FOMC chiamato ad esprimersi sui tassi ufficiali negli Stati Uniti. Il mercato a termine in effetti non lascia trapelare alcuna novità, con la prima data utile calendarizzata per settembre.

Quando sono prezzate due probabilità su tre di taglio del Fed Funds rate: a nove mesi di distanza dall'intervento precedente. Una "pausa" piuttosto prolungata si direbbe; e non priva di contraccolpi per i mercati finanziari (uno dei temi che saranno discussi nell'Outlook semestrale riguardano proprio le reazioni di Equity e Bond in simili circostanze).

Dal Liberation Day sono stati de-prezzati due interventi distensivi sui tassi: da 4 a 2 nel 2025. Ma è interessante rilevare come il mercato a termine non abbia cancellato queste riduzioni; avendole soltanto spostate nel 2026: quando per l'appunto da 0.5 si passa a 2.5 tagli attesi da un quarto di punto.

Si direbbe che una recessione da dazi doganali sia ora scongiurata. Ma ciò non vuol dire che l'ipotesi di lavoro non sia spostata al nuovo anno.

Viviamo tempi interessanti...