Un recupero, quello italiano, partito alla fine di marzo.
La fiammata dell'economia italiana nel secondo trimestre è tutto fuorché una fiammata.
Ce ne siamo accorti da tempo sul Rapporto Giornaliero, dove mostriamo gli indici delle sorprese macroeconomiche: l'ESI (Economic Surprise Index) dell'Italia, avendo toccato un minimo alla fine di marzo, prima di risalire, e di scavalcare gli ESI di tutte le altre aree economiche monitorate.
Tuttora il nostro ESI si colloca in ampio territorio positivo - flusso di dati economici sistematicamente superiore alle aspettative - e su livelli di gran lunga superiori a quelli delle altre economie.
Il rischio è che il PIL italiano possa sorprendere anche nel terzo trimestre, prima che sopraggiunga un'inversione di tendenza in concomitanza con il cambio della guardia a Palazzo Chigi.