Profetica la previsione contenuta nell'Outlook di inizio anno.
Tre mesi fa AGE Italia si collocava con fermezza nel campo tutt'altro che affollato del No Landing. Niente recessione né rallentamento: l'economia USA avrebbe confermato il ritorno ad una solida ripresa economica.
Con il rilascio dell'ISM Index, la Fed è stata indotta a ricalcolare la stima di crescita del PIL nel primo trimestre: +2.8%, stando al GDPNow del distretto di Atlanta. Mezzo punto percentuale in più rispetto alla precedente proiezione.
Alla luce di un potential GDP reale stimato fra il 2.0 ed il 2.5% annualizzato, se confermato il dato si collocherebbe su livelli non inferiori per il settimo quarto di fila. Altro che recessione.
Ad inizio anno in sede di Outlook per il 2024 abbia proposto un nuovo indicatore - Growth Tax Indicator (GTI) - che anticipa di dieci mesi l'andamento dell'ISM Index. Anticipando come il citato barometro congiunturale si sarebbe spinto verso l'alto per tutto l'anno.
L'aggiornamento di marzo conferma appieno la previsione di tre mesi fa, e casomai la rafforza: l'ISM Index salirà ulteriormente, almeno fino a dicembre. Trascinando verosimilmente verso l'alto la performance dello S&P500.