Dunque sovrappesare il reddito fisso rispetto alle azioni? non proprio...
Mi affascina sempre il dibattito circa il "sorpasso" del rendimento obbligazionario ai danni di quello azionario negli Stati Uniti.
Alludo allo yield dei Treasury decennali che, al 4.21% a fine febbraio, si collocherebbero di quasi mezzo punto percentuale oltre l'earnings yield (monte utili delle compagnie dello S&P500, rapportato alla quotazione corrente. L'inverso del P/E, insomma).
Perché mentre a valore facciale questa ritrovata leadership, in essere da sei mesi, suggerirebbe la maggiore appetibilità del reddito fisso; dopo un rapido ma certo non esaustivo esame storico si ottiene la risposta contraria.
Prendendo spunto dunque dai dati di Ned Davis Research si apprende che i precedenti episodi di negativizzazione del premio per il rischio, risalenti a fine 2008 e ad ottobre 1980; avrebbero preceduto di pochissimi minimi del bear market, e l'inaugurazione di bull market pluriennali. Il reddito fisso in queste circostanze certo non avrebbe sfigurato, ma sarebbe stato surclassato dai mercati di rischio.
Senza trascurare che il rendimento e la condizione strutturale dei titoli di Stato oggi sia ben differente da quella di inizio anni Ottanta e del 2009, se consisidero che il tanto decantato sorprasso sia avvenuto poche settimane prima del minimo dei listini azionari di ottobre, non posso fare a meno di trattenere una smorfia di compiaciuta approvazione.